Intervista a Fosca D’Agostino, autrice de “La Terra di Sopra”
Fosca D’Agostino è nata a Basiliano, Udine, e vive col marito in un paesino alle porte di Gorizia. Appassionata di libri gialli e romanzi storici oggi accudisce a ore una signora anziana. La Terra di Sopra (com’era chiamata la parte alta di Gorizia dov’è situato il castello), è il suo primo romanzo pubblicato.
Parliamo subito del tuo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Romanzo storico. 1499. Lorenzo giunge a Gorizia per conoscere la verità su suo padre, accusato della morte di una fanciulla. Qui ritrova l’amico Mainardo, conosce l’ostilità di Rodolfo (pupillo di suo padre) e di Adele, la bramosia di Letizia, e l’amore contrastato per Caterina. Dovrà difendersi da tranelli, misteri e delitti, all’ombra dell’ultima invasione turca.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Ho iniziato con lo scrivere poesie, che la maestra leggeva in classe, dopo la perdita del mio gattino. Alla fine delle medie ho vinto un premio per il miglior tema. Per esigenze economiche sono stata catapultata nel mondo del lavoro a 14 anni e ho continuato a scrivere per me stessa. Ho dedicato la vita al lavoro, al matrimonio e al volontariato. Ora ho riscoperto la gioia di scrivere.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Due anni e due mesi. Prediligevo la mattina. Molte notti mi alzavo a scrivere i pensieri che mi venivano. Ho fatto molte ricerche per conoscere la storia della città e della zona di ambientazione del romanzo, nonché le usanze, la medicina, la moda, l’alimentazione del tempo e i personaggi che vi vivevano.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non ne ho idea. Amo “Il nome della rosa” di Eco, per l’ambientazione medievale, ma il mio autore preferito è Dostoevskij e il libro “I fratelli Karamazov” che trovo scritto magistralmente. Una scrittrice, laureata in letteratura inglese e americana, che ha letto il mio libro, mi ha chiesto se mi sono ispirata alle opere di Shakespeare. Mi vergogno di dire che non le ho mai lette. Ma lo farò.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Reality (Lost Frequencies feat Janieck Devy), che ascoltavo nel periodo in cui scrivevo il mio romanzo.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Cari amici. Mi farebbe immensamente piacere che leggiate il mio libro e conoscere la vostra opinione, le sensazioni e le emozioni che avete provato nel leggerlo. Spero d’essere riuscita a esprimere quello che sentivo scrivendolo. Vi abbraccio.