Intervista a Fabiana Sarcuno, autrice de “Alle olimpiadi di grammatica”
Fabiana Sarcuno, nata nel 1980 a Milano, da dieci anni è docente di italiano, storia e geografia nella scuola media. Tra le sue pubblicazioni, la raccolta di poesie “Ancora tenterò la mia lira” (Apollonio, 2010), nonché il romanzo per ragazzi “Il diario di Edo” (La Spiga, 2014) e il libro “Mitica Grecia” (La Spiga, 2016). In questa intervista ci parla del suo Alle olimpiadi di grammatica.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
E’ un romanzo per ragazzi, adatto anche a genitori, educatori e a chiunque abbia a cuore i temi della crescita e dell’adolescenza. Racconta di una ragazzina dislessica che partecipa con i suoi compagni di classe a una competizione sulla grammatica. E’ una storia corale, perché ogni personaggio imparerà a mettersi in gioco grazie a quest’esperienza, che diverrà formativa a 360 gradi!
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Un giorno, da bambina, vidi una pozzanghera in cui era riflesso il cielo, di un azzurro disarmante. Per me la scrittura è questo: necessità di dar voce al pezzo di infinito che alberga in una pozzanghera come me. Ho iniziato a scrivere perché volevo essere libera. Di alzare la voce della poesia, di sovvertire una storia già scritta da altri che non sentivo mia.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Approfittando delle vacanze estive, ho dedicato un’intera estate alla scrittura del libro. Ho redatto alcune parti sul mio terrazzo a Maratea, e devo dire che il mare è stato una grande fonte di ispirazione. Generalmente amo scrivere al mattino, non importa dove. Quel che conta è avere uno spazio ordinato e tranquillo: sono una persona molto metodica!
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Come autrice, Bianca Pitzorno, per la sua saggezza e ironia. Per il suo modo di parlare ai ragazzi che è… intramontabile, con storie avvincenti. Il mio libro, invece, si ispira molto a “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” di Sepulveda, tanto che il leit motiv della storia è “vola solo chi osa farlo”.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Jovanotti. La canzone “Stella cometa” è citata all’inizio del testo, perché in questo romanzo tutto ruota intorno a un viaggio. E a volte abbiamo bisogno di guardare le cose da una certa distanza, allontanandoci da esse, per vederle tutte intere. Che si tratti di un sogno, o delle persone che amiamo.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Grazie per aver letto l’intervista. Grazie per essere dei lettori. Gli scrittori vi devono molto! Un caro saluto a tutti!