Intervista a Delia Martyn, autrice de “A beautiful soul (Introversione, un privilegio per pochi).”
Delia Martyn è nata a Messina nel 1974. Si occupa di teatro e scrittura. Ha la passione per la psicologia, la musica, il cinema e le arti in genere. Ha un blog (introversa) dove pubblica i suoi articoli riguardanti l’introversione, la psicologia, lo spettacolo. A beautiful soul (Introversione, un privilegio per pochi) è il suo primo libro.
Parliamo subito del tuo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il mio libro parla di introversione, ma non tanto da un punto di vista tecnico, racconta più che altro le mie esperienze ai tempi della scuola e analizza i pregiudizi e le idee sbagliate che ancora si hanno. Quando ero ragazzina l’introversione era vista non come una normale caratteristica, ma come un qualcosa da correggere, quasi fosse un difetto.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Sono stata una bambina timida e di poche parole ed a scuola avevo difficoltà a socializzare. Riuscivo ad esprimermi solo scrivendo. La scrittura mi permetteva di tirare fuori il mio mondo interiore, di analizzare la realtà che mi circondava e di esprimere i miei ideali. Era qualcosa che mi permetteva di liberarmi.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho scritto questo libro diversi anni fa ed ho impiegato molto tempo. Lo leggevo e rileggevo ed ho fatto diverse correzioni. Sono piuttosto perfezionista e cerco di esprimermi curando ogni dettaglio. In genere scrivo in camera, davanti al mio computer ed in tranquillità.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non mi sento una scrittrice professionista, il mio stile deve migliorare, scrivo in maniera diretta e spontanea, basandomi sulle mie esperienze e poi perché sono sempre stata un’acuta osservatrice della realtà che mi circondava. Ho la passione per la psicologia, mi ha sempre affascinato il funzionamento della mente, capire la personalità umana. Freud è sempre stato il mio autore preferito.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
La mia canzone preferita: “Everybody wants to rule the world” dei Tears for Fears. Tutti vogliono governare il mondo, perché credo che tutti vogliano dettare legge anche sugli altri e sulla loro vita.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Spero con questo libro e con le esperienze che ho vissuto, di contribuire ad aiutare gli introversi che non vivono bene la loro introversione e le persone che interagiscono con loro a capirli meglio.