Intervista a Daniela Vellani, autrice de "Ragazzi, voglio raccontarvi una storia jazz!" Intervista a Daniela Vellani, autrice de "Ragazzi, voglio raccontarvi una storia jazz!"

Intervista a Daniela Vellani, autrice de “Ragazzi, voglio raccontarvi una storia jazz!”

Daniela Vellani

Daniela Vellani è nata a Napoli. Docente di materie letterarie di scuole medie, è anche giornalista pubblicista presso alcune testate online e una rivista di musica. Ha pubblicato un libro autobiografico sulla sua esperienza di docente, raccolte di poesie intitolate “Fotografie di parole”, un romanzo “Storie fra tante” (ed. Robin) che è stato premiato al concorso letterario “Emily Dickinson”. In questa intervista ci parla del suo Ragazzi, voglio raccontarvi una storia jazz!

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il libro, rivolto ai ragazzi, descrive la storia del jazz dalle origini ai giorni nostri, in forma saggistica e di copione teatrale. E’ suddiviso in tappe, ciascuna sviluppata con una breve descrizione, un disegno e un dialogo in cui un trombettista racconta ai passanti la storia del jazz. Al termine ci sono elenchi alfabetici di jazzisti, di brani musicali e di strumenti musicali.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Sono una professoressa di lettere di scuole medie e pubblicista. Amo scrivere e ho pubblicato alcune raccolte di poesie, un libro sulla mia esperienza scolastica e un romanzo. Scrivo copioni teatrali per spettacoli scolastici e amo la musica. Così è nata l’idea di questo libro che unisce le mie passioni: musica, teatro, scuola, giornalismo e scrittura.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Per scrivere questo libro ho impiegato all’incirca due anni. E’ nato frequentando jazz club in cui si svolgevano jam session a tema, effettuando ricerche certosine sulla storia del jazz utilizzando diverse fonti, consultando jazzisti e giornalisti, organizzando spettacoli musicali a scuola. La stesura del libro ha unito tutti questi input e l’ho effettuata ascoltando la musica “ispiratrice”.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

E’ una domanda imbarazzante. Ho letto tantissimi libri e amo molti autori che sicuramente sono stati fonte di ispirazione: Dante, Petrarca, Leopardi, Quasimodo, Ungaretti, Pessoa per la poesia, Moravia, Pirandello, Camilleri, De Giovanni, De Filippo per la narrativa ed il teatro, giusto per fare qualche esempio. Una scrittrice che mi ha sempre affascinato per le descrizioni è Rosamunde Pilcher.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

E’ un libro che parla di jazz e la colonna sonora potrebbe essere ricca e variegata. Sicuramente i brani di Kind of Blue di Miles Davis andrebbero bene, ma anche molti standard come Summertime, My favourite Things, My funny Valentine, Estate. Potrebbe essere interessante anche ascoltare i brani suggeriti nel testo man mano che si procede nella lettura e ci si sofferma nelle varie tappe del jazz.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Saluto i lettori e li ringrazio per l’attenzione. Il mio libro è rivolto ai ragazzi e ai “grandi” che desiderano avvicinarsi al jazz.

Autore: Redazione

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