Intervista ad Andrea Ciaravella, autore de "Claus" Intervista ad Andrea Ciaravella, autore de "Claus"

Intervista ad Andrea Ciaravella, autore de “Claus”

Claus

Andrea Ciaravella è un autore esordiente con il romanzo fantasy Claus edito da Casta Editore. La parola “artista” lo lascia sbigottito, solitamente si volta e cerca di defilarsi, ma essendo enorme e goffo finisce per attirare l’attenzione di tutti. Per diversi anni ha collezionato cassetti dove nascondere le proprie opere, poi ha perso le chiavi di ognuno. In questa intervista ci parla proprio del suo romanzo d’esordio. 

Parliamo subito del tuo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il mio libro è facilmente collocabile nel genere del fantasy. La storia si svolge nell’anno 28 F.C. in un’ambientazione utopica dominata dagli oscuri Signori delle Città grazie all’impiego di demoni, richiamati sul pianeta per porre fine alle guerre umane. Il tema principale della storia è la redenzione ed è accompagnata da una narrazione che sottolinea l’evoluzione psicologica dei protagonisti.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Scrivo da sempre. Ho sempre avuto un’immaginazione violenta, piena di dettagli e intrecci complessi. Ho detto violenta perché a volte assisto passivamente alla realizzazione della trama, come se un intero studio di produzione hollywoodiano si fosse piazzato dentro il mio cervello. Devo inseguire i personaggi e appuntare tutti i dialoghi. Scrivo perché devo farlo, lo sento.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Circa un anno. Era la notte di natale, un brutto natale per me. Ho visto qualcosa: un mondo che aveva incontrato il proprio destino, la fame, le malattie, le guerre. Tutta la sofferenza di ogni essere umano mi è apparsa davanti, grondava. I signori delle città dovevano raccogliere un mondo dove lo stesso Dio aveva perso ogni speranza, lasciando che crollasse nell’oscurità. Pensai che fosse finita. Invece.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Credo di voler somigliare a Robert Lawrence Stine. Per me piccoli brividi è stato un viaggio quando ero piccolo, per molto tempo ho osservato ogni persona convinto che potesse nascondere oscuri segreti. La casa di fronte alla mia poteva nascondere il covo di un Licantropo? Ero così sicuro di voler andare a cena da quel ragazzo strano? In verità ero io il ragazzo strano avevo bisogno di quei libri…

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

La musica che mi ha emozionato mentre scrivevo inizia tutta con Magic Slim, poi la voce passa a John Lee Hooker. A un certo punto l’azione chiama i Linkin Park, che torneranno anche in momenti riflessivi. Thomas Bergersen con la sua incredibile anima dice ai protagonisti di continuare a combattere e Rag’n’Bone Man con la sua bellissima Skin racconta un finale sofferto e potente.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

La redenzione è figlia del peccato, vi hanno detto che gli eroi non esistono, che i sacrifici sono vani. Ma loro sono ancora in cammino. Credete in voi stessi e non lasciate che la paura vi spinga lontano dal vostro destino! E comprate Claus!

Autore: Redazione

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