Intervista a Rossana Rossi, autrice de “Ora basta!”
Rossana Rossi è una scrittrice esordiente. Ha iniziato scrivendo poesie che ha pubblicato su Internet. Abita in un piccolo paese dell’Emilia Romagna e lavora in una ditta della zona. Ha tre bellissime figlie che ama alla follia ed un marito meraviglioso. In questa intervista ci parla della sua opera dal titolo Ora basta! Storia di un tumore al seno e della voglia di ripartire da capo, creando una vita migliore.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il mio libro, come si capisce dal titolo, racconta la storia di una donna che scopre di avere un tumore al seno. Da qua parte e si snoda il racconto dando spicco maggiormente ai mutamenti interiori che questa malattia provoca nella protagonista e nelle persone che la circondano.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Il mio amore per la scrittura parte da un amore viscerale per i libri fin da quando ero piccina. Nella mia vita ho letto di tutto, sempre. A 50 anni mi sono decisa a realizzare un sogno: scrivere un libro. Ed eccomi qua!
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Il mio libro è nato da un incidente: l’anno scorso mi sono rotta un piede e sono stata ferma 3 mesi. Io, sempre di corsa ed attiva, mi sono detta: se non adesso, quando? Così è nato il mio primo libro, scritto con il gesso al piede ma con tanta voglia di buttarmi in questa avventura.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non penso di assomigliare a nessuno, non ho questa presunzione. Diciamo che mi piacerebene creare quelle atmosfere piene di sentimento che ho trovato nei libri di Isabel Allende.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Gli uomini non cambiano, Mia Martini.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Nonostante il titolo, il mio libro è pieno di voglia di vivere e di crescita personale. Ci ho messo me stessa, ho esposto molto di ciò che ho provato e penso valga la pena di leggerlo.