Intervista a Paola Taufer, autrice de “Marito Amore Incubo”
Paola Maria Taufer è giornalista pubblicista, psicologa e psicoterapeuta. Ha lavorato molti anni in Italia, nella formazione delle figure sanitarie e nell’educazione degli adulti. Co-fondatrice della SIPAA, Società Italiana Psicologia dell’Adulto e dell’Anziano, di cui è tutt’ora Presidente, ha prodotto nel 2015 un cortometraggio dal titolo “Ti ho incontrata domani”, che vince a Cannes nel 2016.
Parliamo subito del tuo ultimo libro, Marito Amore Incubo. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Tre anni di raccolta della storia vera di vita di una donna che ha subito violenze e maltrattamenti fisici, economici, psicologici da parte del marito, il libro affronta il tema della violenza domestica secondo vari punti di vista, compreso quello di chi decide di non lasciare il proprio uomo/persecutore. Esce nelle librerie il 24 aprile 2018.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Da piccola scrivevo poesie. Poi sono passata ai racconti, ma non ho mai pubblicato nulla. Adesso inizio con questa storia di vita vissuta, per poi andare oltre. In cantiere altri due libri.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Per scrivere questo libro sono serviti più di 3 anni, a causa delle ripetute pause che chiedeva la donna (che ha preferito celare la propria identità) e la sofferenza di raccontarsi. Ho quindi utilizzato il mio lavoro di psicologa e psicoterapeuta per accompagnarla in questa avventura, che – va sottolineato – ha voluto fortemente lei, sentendosi al termine del racconto “finalmente libera”.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non saprei, uno stile sempre asciutto, essenziale, diretto. Avvicinarmi allo stile di un grande autore del passato lo trovo presuntuoso. Diciamo che amo Hesse, Gadda, Silone, Eco.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Visto il tema è un misto di storia d’amore, di violenza, soft ma soprattutto rock.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
La protagonista del libro spera che, raccontando la propria storia, questa potrà essere spunto di riflessione per altre donne (e uomini), affinché le scelte di vita possano essere le migliori, le più giuste.