Intervista a Mario Artiaco, autore de "Io, Lauro e le rose" Intervista a Mario Artiaco, autore de "Io, Lauro e le rose"

Intervista a Mario Artiaco, autore de “Io, Lauro e le rose”

Io, Lauro e le rose

43 anni, ex tristissimo ma riconoscente bancario, quattro meravigliosissime figlie femmine, una splendida moglie e Charlie, il nostro beagle, tutti assieme cercano di sopportarmi ma assicuro questa sia impresa titanica. ..

Si presenta così Mario Artiaco, autore de Io, Lauro e le rose

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Tre amici, da bambini e fino all’ultimo respiro, un sogno che segna la fine di un’era: raggiungere “l’uomo dei due sogni” all’alba della finale dei mondiali di calcio di Messico ’86 ma poi, nella vita, nulla è come sembra.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Un sogno e una certezza fin da bambino: Scrivere!

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Cinque anni. I primi sei mesi a raccogliere interviste, ricordi, racconti. Il protagonista è in un momento particolare del suo viaggio. A me l’onore e la fortuna di provare a renderne un libro. Poi tre anni a lavorare sul testo (di notte e negli intervalli del lavoro). Un anno alla ricerca di editore, ho ricevuto diverse proposte, per poi scegliere l’auto pubblicazione.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Sono uno scrittore della memoria ma non fine al ricordo. Mi sento tale affinché ricordare sia propedeutico al cambiamento, al non rendere vani i sacrifici di chi, con la sua vita, può cambiare la storia. Pasolini di certo, su tutti, il mio modello, la mia icona, la mia musa ispiratrice.

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Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Una è riduttiva. Il mio racconto di formazione tocca tanti passaggi delicati e fondamentali della vita di un uomo, dai suoi primi passi fino al termine del viaggio terreno passando per momenti spensierati e folli fino a scene molto dure da digerire. Sicuramente “Andrea Chénier” ma anche “Philadelphia”.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

“Io, Lauro e le rose”, primo romanzo auto pubblicato presentato al Salone internazionale del libro di Torino. Un intenso e coinvolgente libro sul pregiudizio, l’amore, l’amicizia e l’omofobia.

Autore: Redazione

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