Intervista a Mariangelo D’Alessandro, autore de “MDA”
Mariangelo D’Alessandro nasce a Salerno nel 1995. Cresce a Roccadaspide, dove consegue il Diploma al Liceo Scientifico Parmenide. Attualmente è redattore presso il magazine “La Testata” e studia Lettere Moderne alla Federico II di Napoli. In questa intervista ci parla del suo libro dal titolo MDA.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Romanzo-fiction. Marco De Angelis è il protagonista della storia e ha un solo obiettivo: fare la rivoluzione. Il suo piano è curato bene, non c’è modo che altri possano scoprirlo o controllarlo. Il problema è che la sua stessa organizzazione prenderà il sopravvento su di lui e quando se ne renderà conto sarà già troppo tardi.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Sono sempre stato un ragazzo fuori dalle righe, ribelle verso i limiti imposti dalla società e dal sistema. Già da bambino scrivevo i primi racconti fantastici, crescendo ho capito cosa fare nella vita: scrivere romanzi.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ci sono voluti circa otto mesi per scrivere e completare il romanzo. Ogni momento era buono per scrivere e aggiungere qualcosa. Sulle note del telefono, su un foglio di carta, addirittura alcuni pezzi li ho scritti sulle comande dei clienti, mentre lavoravo come barman. Ma la maggior parte del libro l’ho scritta al pc, steso sul letto, fumando una sigaretta.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Ho sempre pensato di non assomigliare a nessuno. Ma riflettendoci credo che per molti aspetti la mia scrittura si avvicini a quella di Follett per il modo di narrare le vicende e a quella di Pessoa per la descrizione degli stati d’animo. Per quanto riguarda il mio libro, non trovo somiglianze con quelli che ho letto o che conosco, è originale e con uno stile difficile da trovare in altre letture.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Ovviamente ne sceglierei più di una, a secondo delle diverse scene. Una sicuramente è “La cavalcata delle Valchirie”.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Se avete voglia di leggere qualcosa di diverso, qualcosa che vi faccia vedere oltre, leggete MDA! Non ve ne pentirete.