Intervista a Marco Caneva, autore de “Storie speciali di persone normali”
Marco Caneva, 39 anni, di Monza. Lavora nell’industria ma ama da sempre scrivere. É stato finalista in importanti concorsi nazionali. Questa raccolta è il suo libro d’esordio.
Parliamo subito del tuo Storie speciali di persone normali. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
É una raccolta di dieci racconti, narrativa contemporanea. Diversi i protagonisti, persone semplici alle prese con le piccole e grandi difficoltà quotidiane. Diverse le ambientazioni e le tematiche, come speranza, amore, rivalsa, violenza sulle donne, immigrazione, ecologia.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Figlio di scrittrice di poesie mi sono appassionato allo scrivere fin dall’adolescenza, quando ho cominciato coi classici diari. La passione aumentava cosí ho cominciato a scrivere racconti. I dieci più belli li ho inseriti in questa raccolta.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Sono racconti scritti dal 2012 al 2016. Scrivo o prendo appunti nei luoghi piú disparati, quando vengo colpito dall’ispirazione o da quello che è proprio un bisogno: scrivere! A volte al lavoro non vado in pausa coi colleghi, mangio un panino e scrivo in ufficio.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Esatto scrivo come mi viene, di getto, senza pensare troppo allo stile! L’unico racconto di fantascienza della raccolta è un po’ ispirato alla mano del re della fantascienza Isaac Asimov.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Le recensioni e i lettori dicono che i miei racconti hanno uno stile romantico e poetico ma anche deciso e sorprendente. Quindi una musica classica rilassante ma anche vivace al momento giusto.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
La vita va veloce, regalati una pausa con un racconto di qualità. Storie speciali di persone normali.