Intervista a Lorella Carli, autrice de “Nonostante te”
Lorella Carli, insegnante di scuola dell’infanzia, con Nonostante te è al suo terzo libro. Nel 2008 ha pubblicato Buganvillee rosse, nel 2013, La casa del pino. È appassionata di giardinaggio e orticultura. Ama gli animali e vivere all’aria aperta.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Nonostante te è un romanzo che affronta un tema drammatico e, purtroppo, estremamente attuale: il femminicidio. La storia è raccontata attraverso gli occhi di tre donne: Ester, la giovane ragazza uccisa da chi diceva di amarla; la sorella che cresce il nipote come suo figlio; la madre che di fronte alla possibilità di far conoscere il padre omicida al bambino cova e premedita azioni omicide.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Come donna amo parlare delle donne, e nella mia scrittura si trovano i sentimenti e l’amore per la mia terra, ma anche le problematiche di discriminazione di genere che condizionano la vita di molte donne. Amo scrivere trasmettendo i miei sentimenti e le mie passioni.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
“Nonostante te” è nato in due anni, pensando a come potesse sentirsi una madre di fronte all’uccisione della propria figlia: piangevo e scrivevo i drammatici sentimenti che si scontravano in me. Scrivo quando sento che ho da dire qualcosa di interessante: in fogli volanti; registrandomi mentre guido. Dopo rimetto a posto la mia storia sul mio vecchio PC ma fedele fin dal primo libro nel 2008.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Io amo Oriana Fallaci…è toscana come me…ma non potrei mai paragonarmi a lei. Il mio libro potrebbe assomigliare ad alcuni gialli, tipo Camilleri scritto in italiano.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Si addice molto “Io non ho paura” di Fiorella Mannoia. Perché le donne non devono avere paura a denunciare violenze fisiche e/ o psicologiche.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Amare non è subire. Amare è essere rispettate. Amare è essere felici. A tutte le donne perché possano, in primo luogo, amare se stesse.