Intervista a Ettore Beggiato, autore de “La Repubblica Settinsulare (1800-1807)”
Ettore Beggiato, un passato di impegno politico che l’ha portato ad essere assessore regionale del Veneto privilegiando l’impegno per la tutela della cultura veneta, ha diversi volumi alle spalle, con particolare attenzione all’ottocento veneto: da “1866, la grande truffa” a “Lissa, l’ultima vittoria della Serenissima”, da “1809, l’insorgenza veneta” a “Questione veneta. Protagonisti, documenti e testimonianze”. In questa intervista ci parla del suo volume dal titolo La Repubblica Settinsulare (1800-1807).
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Le sette isole ioniche (Corfù, Passo, Cefalonia, Itaca, Santa Maura, Zante e Cerigo) dopo aver chiuso la secolare parentesi con la Serenissima, subiscono l’occupazione francese e, nel 1800, decidono di continuare nella loro esperienza unitaria costituendo nel 1800 la Repubblica Settinsulare (o Eptaneso) con il Leone di San Marco come bandiera.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Nasce per la passione per la storia e la cultura veneta e come strumento per una riappropriazione della nostra identità veneta: senza sapere chi siamo e qual’è la nostra storia non si va da nessuna parte. Nessuna nostalgia, quindi, ma la convinzione che per guardare al futuro bisogna conoscere il nostro passato.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho cominciato a pensarci un paio d’anni fa … ho incominciato a raccogliere del materiale (documenti, libri, testimonianze), mi sono recato sul posto, a Corfù, anche per toccare con mano la realtà odierna e poi mi sono messo a scrivere …
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Ammiro molto il sociologo Ulderico Bernardi per la capacità di ricerca, per la facilità di scrittura e per le sensazioni che trasmette e proprio per questo ho chiesto a lui di scrivermi la presentazione del volume … ma io sono lontanissimo da un tale maestro.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
La “Juditha triumphans” di Antonio Vivaldi scritta proprio per celebrare il trionfo delle armate della Serenissima a Corfù nel 1716 contro gli assedianti ottomani.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
E’ un libro divulgativo per far conoscere un’esperienza importante di questa parte dell’Europa nei confronti della quale c’è una notevole indifferenza.