Intervista a Elisabetta Piras, autrice de “Il racconto su misura”
Elisabetta Piras nasce a Roma nel 1958, vive e lavora a Ciampino. Prima di sei figli, consegue il diploma di maturità magistrale nel 1976 con il massimo dei voti. Poi diventa un’impiegata comunale, dal 1977 al 2009, quando si licenzia per dedicarsi alla scrittura. Si sposa due volte: a 23 anni con Roberto, da cui ha due gemelli, Alice e Federico, e a 45 con Gianfranco. La sua gatta si chiama Trippy.
In questa intervista ci parla del suo Il racconto su misura.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Scrivo racconti “su misura”, singoli racconti tutti diversi fra loro. Questo libro è una raccolta di alcuni racconti resi meno personali. Ogni racconto contiene una breve introduzione che racconta come è stato scritto e un consiglio di lettura. Adatto a grandi e piccini.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Ho sempre adorato scrivere. Ex funzionario pubblico, mi sono licenziata dopo 32 anni senza diritto a pensione per dedicarmi alla mia passione. Scrivo racconti su misura per chi me li richiede ed ogni tanto li riunisco in una raccolta. Non posso fare a meno di scrivere.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Il libro è una raccolta di racconti su misura. In genere scrivo un racconto dopo aver “raccolto le idee” per un paio di giorni. Mentre faccio altre cose raccolto le idee e una volta trovata la chiave per “raccontare” la persona che riceverà il regalo mi metto al lavoro al pc, in genere di notte, quando nessuno mi può disturbare. Brani musicali strumentali sono la mia colonna sonora.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Adoro le favole di Andersen e ho visitato la sua casa ad Odense. Mi ha colpito molto quest’uomo grande e grosso capace di scrivere storie così romantiche. Mi sento molto vicina alla sua visione del mondo fatto di metafore e di ambienti fiabeschi. Il mio libro potrebbe essere un po’ come una delle raccolte di fiabe di Andersen.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
In genere le colonne sonore di famosi film: Nuovo cinema paradiso, C’era una volta il west, May it be (da Il signore degli anelli), Il Gladiatore, Braveheart.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Leggi sempre, leggi specialmente quando non ti va. Leggi. Nelle parole che altri hanno scritto troverai le storie che avresti voluto vivere o pensare tu stesso. Sii grato a chi lo ha fatto per te.