Intervista a Cinzia Perrone, autrice de "L'inatteso" Intervista a Cinzia Perrone, autrice de "L'inatteso"

Intervista a Cinzia Perrone, autrice de “L’inatteso”

L'inatteso

Cinzia Perrone è nata a Napoli nel giugno del 1973. Da sposata si trasferisce nelle Marche. Nel 2005 si laurea in Giurisprudenza all’Università di Camerino. Dopo il periodo di tirocinio per la professione forense, ha svolto altri tipi di lavoro, come segretaria o agente immobiliare. Nel 2008, approda a Jesi, sempre nelle Marche, dove attualmente vive con marito e figlia. In questa intervista ci parla del suo L’inatteso

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Il libro si colloca tra i romanzi brevi, ma in realtà è molto denso, come il mio stile che punta più all’essenzialità delle cose e all’introspezione psicologica dei personaggi. La vicenda si snoda in un arco temporale abbastanza ampio, un secolo circa, nel quale viene tracciata quella che potrei definire un’epopea familiare. Durante la narrazione si affrontano anche tematiche scottanti e attuali.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Da sempre mi è piaciuto scrivere, trovandolo un mezzo nel quale mi sentivo a mio agio, forse per la mia timidezza. Scrivere è un grande mezzo per comunicare non solo agli altri, ma anche a se stessi, in una sorta di auto-terapia. Mi piace spaziare, dalle poesie ai racconti, ma diciamo che prediligo il messaggio istantaneo, ma sto cercando anche di sperimentare strade nuove.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho scritto questo romanzo quasi in due anni, ispirandomi molto alle storie familiari che mi sono state tramandate, infatti molti personaggi sono plasmati su componenti della mia famiglia. Purtroppo la stesura ha visto anche un’interruzione dovuta a un lutto familiare, che ha prodotto una cronaca romanzata della mia esperienza personale, con la quale ho elaborato il lutto.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Mi piace molto Hesse, mi sento vicina a donne come la Allende e ammiro scrittori come Erri De Luca. Credo che anche essere una novella Elsa Morante non sia male! Il mio libro stando al gioco mi piacerebbe accostarlo a La valle dell’Eden di Steinbeck, in quanto anch’esso è un intreccio drammatico familiare; mica male!

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Sul mio canale youtube ho caricato anche una sorta di booktrailer e la canzone che ho scelto è stata Generale di De Gregori. Magari si potrebbero ascoltare sonorità che possano evocare il periodo storico nel quale, di volta in volta, si trovano i personaggi.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Il mio gruppo facebook si chiama Scrivere per condividere, perché credo che la condivisione sia alla base di ogni cosa; figuriamoci se così non fosse anche per la scrittura. Buone letture condivise.

Autore: Redazione

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