Intervista a Tiziana Iemmolo, autrice de “Diario di una mente bipolare”
Nata a L’Aquila, classe ’64, Tiziana Iemmolo è laureata in filosofia, specializzata in bioetica, è stata sindaco. Scrive per depurarsi dal mondo.
Parliamo subito del tuo ultimo libro Diario di una mente bipolare. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il libro tratta della depressione bipolare, è un diario che descrive una vicenda assurda, difficilmente conciliabile con la normalità. La sofferenza esistenziale è così profonda che non lascia spazio a nessun’altra emozione, se non quella che perpetua lo sconforto e l’oppressione della stessa. Un dolore assistito che vede spazio in una forma psicotico-delirante. E’anche una storia d’amore.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Scrivevo diari sin da piccolissima, il mio amore per la scrittura si esplica attraverso l’amore per la lettura. Sono in simbiosi.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ci ho messo 4 mesi, ero immersa nei ricordi, una storia d’amore analitica che fa spazio a un bipolare per eccellenza come Vincent Van Gogh.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
A nessuno in particolare, forse Bukowski, per la similitudine di una vita erronea, a volte priva di senso, conficcata nella sofferenza e alienata dal senso comune.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Requiem di Mozart.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Leggete il mio libro, conoscerete la vera sofferenza psichica ed esistenziale in un crescendo di emozioni.