Intervista a Roberto Casati, autore de “L’Ultimo Istante”
Roberto Casati (Firenze, 1952) inizia le sue esperienze creative alla Gucci degli anni ’70, continua con opere d’arte presentate a Firenze, Milano e in importanti Musei Europei, e con le sue poesie che avvolgono l’anima. In questa intervista ci parla del suo L’Ultimo Istante.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il libro è per gridare “attenzione” ai ragazzi in età di patente. Hanno collaborato Presidi, Dirigenti e Studenti di un Liceo Artistico, Onlus della Società Civile, Collezionisti d’Arte e Artisti, Associazioni per il recupero da problemi di droga e alcol, familiari di vittime della strada. Uno dei capitoli è dedicato alle statistiche ed ai costi di un incidente.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Sono artista e poeta per passione. Il libro contiene 2 poesie. Una delle quali (la morte verrà all’improvviso) è la mia visione degli ultimi istanti di vita di un ragazzo, dopo un incidente.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Abbiamo impiegato 2 mesi. Il mio contributo è condensato nell’ideazione e nel progetto multimediale, nelle poesie e nel racconto di un’incidente. Ho curato la regia ed ho indirizzato e coordinato i vari contributi (hanno partecipato oltre 20 soggetti). L’entusiasmo, la disponibilità al dialogo ed al confronto, la fantasia e l’armonia dipanate in lunghe riflessioni avvolte nella campagna.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Ho una visione del mondo fatta di colori, forme, poesie e sensualità. Sintetizzo ciò che ha detto di me Giuliano Gori: eclettico e creativo, ci ha restituito una visione dell’uomo che nasce e può vivere dentro un uovo.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Il libro nasce da un videoclip che contiene musiche adatte alle sue singole parti, salvo che nella poesia recitata dagli studenti del Liceo Petrocchi. Una musica che consiglierei durante la lettura del libro è con te partirò di Bocelli (in sottofondo).
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Abbiamo un grande problema: 9 morti al giorno! Occorre gridare ATTENZIONE! prima di tutto nelle scuole, ai giovani in età di patente. Occorre pensare a un’istruzione civica che nasca nelle scuole. L’Ultimo Istante vuole essere un GRIDO di ALLARME.