Intervista a Raffaele Musumeci autore de “Marabecca”
Raffaele Musumeci nasce a Catania il 24 Febbraio 1975. Si laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne nel 2001, e consegue il patentino di giornalista professionista nel 2004. Appassionato lettore di gialli, horror e fantasy, lavora dal 2004 per il Giornale di Sicilia come corrispondente dalla Provincia di Catania. Ha scritto “Marabecca” in soli 14 giorni, dal 6 al 18 maggio 2017.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Sebastiano, giovane Carabiniere in servizio, viene assegnato alla caserma di Bellagro, piccolo paese dell’entroterra siciliano dove trascorreva, da bambino, le estati nella masseria della nonna. Un luogo pieno di ricordi, per lui, felici e inquietanti: inquietanti come la Marabecca, il mostro emerso dalle leggende popolari che si nasconde nel pozzo della masseria, affamato di carne di bambini…
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Ho cominciato a scrivere da ragazzino, prima racconti in genere fantasy/horror, quasi sceneggiature da fumetto, con protagonista una frizzanten diciottenne sempre in cerca di guai. Crescendo, sono passato via via a generi più complessi. Una serie di racconti polizieschi ambientati però nel futuro… Nel cassetto, poi, c’è un Fantasy in 6 volumi, e tante altre storie in attesa di essere raccontate…
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Il libro si è scritto “da solo”, in due settimane. L’idea nasce da una chiacchierata in famiglia sulle antiche leggende siciliane, e dall’osservazione di una cliente del negozio di mia moglie riguardo l’umidità che salirebbe dal pozzo della casa adiacente.
Si è come accesa una scintilla e, nelle giornate già calde della primavera siciliana, nei momenti di quiete, pagina dopo pagina…
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Dopo aver scritto il libro mi è capitato di leggere “It” di Stephen King e, dimensioni a parte ho trovato molte similitudini. Con ciò non voglio lasciar intendere di essere lo Stephen King italiano. Sarebbe presuntuoso da parte mia, e credo offensivo nei confronti dello scrittore statunitense.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Ci potrebbe stare la colonna sonora di “Profondo Rosso“
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Mammaddau, Vecia de Poz, Marroca, Sa Reina, Il Belliegha, Kappa, Nakki. La paura ha mille nomi, ma un solo volto…La #Marabecca è tornata!