Intervista a Michela Tranquilli, autrice de “Miiko”
Michela Tranquilli, artista marziale, amante dell’arte in tutte le sue forme, dipinge e disegna (in particolare si dedica ai ritratti), ha frequentato una scuola di teatro partecipando a diversi spettacoli. Per seguire la passione e la propensione artistica e creativa ha scelto come lavoro quello di grafica pubblicitaria, occupandosi anche di illustrazione, impaginazione e campagne pubblicitarie. In questa intervista ci parla del suo Miiko.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Miiko è un romanzo che parla delle avventure di una giovane guerriera cino-giapponese; è ambientato nella Cina antica e parla principalmente di arti marziali, ma anche di rapporti umani, delle difese che ognuno di noi mette in atto e dei modi che si trovano per risolvere i conflitti con gli altri e con se stessi. Attraverso i protagonisti si cerca di indagare nei limiti del corpo e della mente.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Scrivo da sempre, lo so è una frase banale, ma è il mio modo di esprimere emozioni e pensieri; dagli esami al parlare con gli altri, l’ho sempre fatto meglio scrivendo! Eppure non avevo mai pensato di mettermi a fare un libro, alla fine infatti è venuto alla luce perché scritto a quattro mani, cosa che mi ha spronato a concluderlo e a crederci. Immagino che ora non smetterò più!
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ci è voluto un po’ per portarlo a termine, quasi 5 anni in totale! L’abbiamo scritto in due (io e Massimo Donato) e questo sicuramente accresce ma rallenta il lavoro. La fase della creazione è stata molto bella, le cose da dire erano tante e lo scegliere i personaggi, i luoghi, le motivazioni, gli obiettivi… è stato un viaggio che mi ha aiutato anche a fare chiarezza sulle cose che sapevo e volevo mettere su carta.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Domanda difficile.. perché amo diversi autori, leggere è una vera passione per me! Il mio modo di scrivere quindi viene fuori da un mix incredibile di cose, dalla sfacciataggine di Bukowski, allo stile più “teatrale” di Baricco, passando per il mistero di Agatha Christie e i mondi di Tolkien; solo per citare nomi famosi. Per il libro è ancora più difficile da dire, visto che siamo in due!
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Ahhh qui si apre un mondo! Proporrei di fare una compilation (lo so, fa molto anni ’90!) partendo da Čajkovskij, immergendosi con Einaudi e lasciandosi trasportare da Don Ross, con qualche brano degli Alter Bridge e degli Iron Maiden! Per assecondare le atmosfere del libro che si muovono tra battaglie e momenti più intimi di confronto fra i personaggi.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Non farti turbare dagli avvenimenti, percepisci l’equilibrio nella confusione. Lascia tempo alle cose in divenire.