Intervista a Lucia Verrilli, autrice de “Marta e le storie del vento”
Lucia Verrilli è nata a Basilea (Svizzera), si è trasferita in Italia a 17 anni, ha vissuto a Udine e ora vive a Perugia dove si è laureata all’Accademia di Belle Arti. Realizza mostre d’Arte dal 1998 in Italia e all’estero. Ha pubblicato nel 2009 il libro “Fausto e Tennino” e nel 2017 il suo ultimo romanzo Marta e le storie del vento.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il mio scritto è una favola fantasy in cui realtà e fantasia corrono su binari paralleli. Ogni tanto si toccano, ed è lì che la storia prende veramente vita, proiettando eventi straordinari in una quotidianità che sembra non poterli ospitare. Marta è una ragazza di 14 anni che un giorno si trova sola a fronteggiare una serie di eventi misteriosi. Scoprirà tra gli inganni la magia della vita.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Nasce con i diari. Li scrivevo da ragazza, per un inconsapevole trasporto verso le parole e quello che riescono a svelare quando le evochi su un foglio, cercando di comprendere la realtà. Molto più tardi, in età matura, dopo aver perso questo contatto intimo del raccontarsi entrai di nuovo nella magia (quella che ora cerco di mettere nelle mie storie). Mi colpì un’immagine, quello fu l’inizio.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Circa tre anni. Si è rivelato molto più complesso e intrecciato di quanto avessi potuto immaginare. Una notte una ragazza, in una casa isolata nel bosco insieme al suo cane e al gatto, assiste a un forte temporale che le scaraventa in casa, vari oggetti che cadono dal camino portati dal turbine del vento. Al fatto inspiegabile in sé, si aggiunge una lettera per lei che viene dal passato, 21/12/2012.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Più che alla somiglianza credo nell’ispirazione di alcuni scrittori. Una è J.K.Rowling e alla sua capacità di proiettare il lettore in una storia che fa della fantasia un luogo in cui ritrovare una parte giocosa dell’essere umano, ma anche drammatica e piena di conflitti che possono essere svelati dagli input della narrazione. L’altro è Stephen King nei suoi risvolti umanitari del bene e del male.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Un brano di musica strumentale con suoni che provengono dalla natura e dai fenomeni atmosferici.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Riportate un po’ di stupore nella vostra vita. Siete tutto ciò che siete ora ma anche ciò che che siete stati in tutte le vostre età passate. Il tempo non esiste nel gioco e nel piacere della scoperta, se non come mero conteggio dei giorni.