Intervista a Giuseppe Anastasi, autore de “La Grande Seduzione”
Giuseppe Anastasi è un poeta emergente messinese, nato nel 1978, vissuto in più città siciliane e che da autodidatta, senza studi accademici, ha soltanto da pochi anni iniziato a partecipare a concorsi letterari, ottenendo anche qualche primo posto e buoni piazzamenti, ma che ambisce a rivalutare ciò che il verso all’antica e la poesia alta hanno lasciato in eredità a quest’epoca smemorata. In questa intervista ci parla del suo La Grande Seduzione.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
E’ un poemetto epico che, in 666 versi endecasillabi, corredato da immagini a china originali e guide alla lettura, racconta il paradiso preadamitico e la storica lotta tra Lucifero e San Michele. Con oltre 500 copie vendute in un anno, da autore auto-prodotto e già al vaglio di scuole medie e superiori di Messina e provincia, La Grande Seduzione prova a consacrarsi come letteratura moderna.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Scrivere è sempre stato un bisogno quasi naturale per me, ma mai con l’idea di pubblicare. A trent’anni, quando credetti di aver composto qualcosa meritevole di giungere ai posteri, editori ed esperti affermarono che i miei scritti erano troppo aulici, i contenuti elevati e inaccessibili ai più perché non commerciali. Fu allora che decisi di auto-produrmi: “se è arte, sopravvive al suo autore“.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Già a 17 anni ebbi l’idea di narrare la storica guerra degli angeli in rima, ma trascorsero ben 21 anni prima della pubblicazione; il poema fu scritto in soli sei mesi, tuttavia per la lettura di Bibbia, Corano, Kabbalah, Divina Commedia, scritti avventisti ed evangelici occorsero ben 5 anni e due anni solo per trovare un’illustratrice all’altezza. I rudimenti di ebraico li studiai di notte.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Io sono un ragioniere che legge contatori del gas e non credo sia facile trovare un autore della letteratura a cui paragonarmi, se non Montale o Quasimodo. Mi ritengo un’anomalia del delirio postmoderno, ma so per certo che mia figlia, La Grande Seduzione, sia un poemetto epico come non si scriveva da secoli e probabilmente soltanto il tempo potrà collocarla nell’empireo letterario che merita.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
La Grande Seduzione, quasi per conseguenza naturale, andrebbe indubbiamente associata alla musica epica e nelle fasi cruciali addirittura epic-metal, perché è un genere musicale che ben si presta a colorire uno scritto già di suo maestose ed evococativo.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Se vi siete mai chiesti come Lucifero divenne Satana, come il bene si separò dal male, la luce dal buio o la grazia dal peccato, La Grande Seduzione è la risposta che avete sempre cercato e nessuno vi ha mai dato.