Intervista a Cinzia Pierangelini, autrice de “Il campione”
Cinzia Pierangelini vive e insegna a Messina, ha esordito nel 2005 con la raccolta di racconti Dall’ultimo leggio cui sono seguiti i romanzi Eraclito e il muro, ‘A jatta, Sangue garofano e cannella, Un’altra Julia, In principio fu il mare, la raccolta 21 racconti e i romanzi per ragazzi Draghia, Il professor Scelestus, Tatanka.
Parliamo subito del tuo ultimo libro, Il campione. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il campione è un crudo romanzo di formazione che affronta la terribile lotta tra un tredicenne amante della musica e la sua famiglia invischiata con i mafiosi del paese. Affronta il tema dei combattimenti clandestini (purtroppo in forte ripresa) ma anche temi più universali come quelli dell’amicizia, tra uomo e cane e uomo e uomo e del potere salvifico dell’arte.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Come molti scrittori è sempre stata più che una passione un’esigenza, bloccata a lungo da un senso di sacralità che mi impediva persino di immaginare di poter scrivere un libro. A 40 anni ho preso il coraggio a due mani e ho scritto la mia prima raccolta di racconti, ricordo ancora l’incredulità quando arrivò la proposta di pubblicazione…
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho deciso di partecipare a uno dei tornei più difficili, io scrittore (gems-mauri spagnol) che il libro non era neanche completo, poi tra una cosa e un’altra ci si mette circa un anno per il prodotto finito. Per scrivere ho bisogno di caffè, sigarette e tanto silenzio e della compagnia amorevole del mio alter ego: la mia cagnetta Baby, ovviamente salvata dalla vita orribile di un canile.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Amo gli scrittori siciliani in generale, i grandi del passato (più o meno lontano) come Pirandello, Sciascia, Verga, Alajmo, Mistretta…però se dovessi scegliere, per stile e filosofia di vita, vorrei certo rinascere Sciascia! Il campione, per temi e connettivo sociale, potrebbe essere assimilato a libri come Io non ho paura o E’ stato il figlio.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Che domanda complicata… forse qualcosa tratto dal repertorio eseguito da Rosa Balistreri.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
“Il Campione” è dedicato a chi ama i cani, la ribellione, la musica e odia ogni forma di prevaricazione.