Intervista a Carla Menon, autrice de “Quadri Veneziani”
Carla Menon, classe ’63, nata a San Donà di Piave, Venezia, è sposata e ha una figlia. Insegna italiano e latino nel liceo della propria città. Attualmente sta lavorando al seguito di Quadri Veneziani con una serie di Ritratti di personaggi noti o meno del mondo dell’arte, della musica, della letteratura, a partire dalla fine del Seicento fino al Novecento.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Trattasi di una raccolta di racconti ambientati nei sei Sestieri di Venezia in un arco di tempo che va dal Settecento al Novecento. Personaggi famosi, come la grande Isabella Teotochi Albrizzi o Casanova, si alternano a protagonisti comuni in un intreccio di vicende nelle quali il file rouge è in primis l’amore, tradito, ritrovato, atteso inutilmente come accade sovente nella vita reale.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Scrissi le mie prime prose liriche circa 20 anni fa, su invito di un amico, critico d’arte mentre mi trovavo a Verona per una mostra. Accadde che tale esordio sia stato determinante perché continuassi poi con la poesia e a seguire con un’autobiografia “La sfida di Clara”, un giallo qualche anno dopo, dal titolo ” L’ombra del passato”, un romanzo polifonico ” La maledizione dell’ artista” su Caravaggio.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho impiegato circa sei mesi a scrivere Quadri Veneziani dopo essermi recata più volte a Venezia a visitare i luoghi nei quali ho ambientato le varie storie. Mi sono lasciata trasportare dall’atmosfera magica, dall’aura di mistero di questa città, unica al mondo.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Ogni autore dovrebbe possedere uno stile proprio, tuttavia è inevitabile che le letture dei classici e altresì di autori contemporanei ti abbiano in parte influenzato. Nel mio caso per lo stile assomiglio, mi perdoni l’autore in questione se pecco di presunzione, a Paulo Coelho, mentre per la trama credo di essere piuttosto eclettica, avvicinabile in parte alla Modignani.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Decisamente Vivaldi, l’autore per antonomasia della musica veneziana del Settecento ma per le pagine più struggenti mi affiderei anche a Chopin, opera n.9 e 10.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Scrivo per passione, trasportando nelle mie storie persone, vicende, azioni che ho conosciuto, convinta che in ciascuna di queste ogni lettore potrà trovare una parte di sé. La scrittura è una compagna di vita che ti aiuta a comprendere la vita.