Intervista a Armando Bonato Casolaro, autore de "Ultima birra al Curlies bar" Intervista a Armando Bonato Casolaro, autore de "Ultima birra al Curlies bar"

Intervista a Armando Bonato Casolaro, autore de “Ultima birra al Curlies bar”

Armando Bonato Casolaro, nato a Milano, vive ad Asolo, borgo medievale in provincia di Treviso. Ha lavorato per diversi anni nel settore moda come consulente prima di passare alla letteratura e al giornalismo free lance. È stato correttore di bozze per il giornale La Voce di Montanelli e da lì ha poi pubblicato 7 romanzi una raccolta di racconti e una co-sceneggiatura per una fiction. 

Parliamo subito del tuo ultimo libro, Ultima birra al Curlies bar. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Se devo proprio definire il genere direi un “Romance”. È la storia di una grande amicizia tra due ragazzi, poi diventati uomini. Uno è musicista, l’altro uno scapestrato personaggio del mondo della moda.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Nasce da ragazzo quando a Milano, mia città natale, vinsi il concorso del Comune tra tutte le terze medie della città per il miglior tema di fine anno scolastico. Premio ospite d’onore allo Zecchino d’oro.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Più o meno un anno e mezzo compreso le numerose revisioni di editing. Lavoro a casa mia ad Asolo con lo scrittoio vista giardino. Prevalentemente di giorno. La notte correggo.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

I due autori ai quali mi ispiro sono Marc Levy, che conosco personalmente, e Nicholas Sparks. Lo stile è quello: storie d’amore, capelli al vento…

LEGGI ANCHE:  Intervista a Chiara Maria Bergamaschi, autrice di “Lo sguardo oltre”

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

La prima che mi viene così di getto potrebbe essere la musica composta da Burt Bacharach.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Non sono famoso come autore e, naturalmente, vorrei diventarlo. Se acquistate in tanti i miei libri, soprattutto l’ultimo menzionato, chissà, mi aiuterete ad entrare nelle classifiche.

Autore: Redazione

Condividi Questo Post Su