Intervista a Antonio Privitera, autore de "Sette Indimenticabili Momenti" Intervista a Antonio Privitera, autore de "Sette Indimenticabili Momenti"

Intervista a Antonio Privitera, autore de “Sette Indimenticabili Momenti”

Sono nato nel 1970 a Catania dove, con una laurea in Economia mi occupo di amministrazione d’impresa. Appassionato motociclista, collaboro dal 2011 con il portale di informazione motociclistica Moto.it, per il quale pubblico racconti (ad oggi oltre 80), reportage di viaggi e altri contenuti di taglio giornalistico“. Si presenta così Antonio Privitera, autore de Sette Indimenticabili Momenti.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Alcuni direbbero “è un libro distopico”. C’è un uomo, ad una svolta. E c’è un mondo, anche quello ad una svolta. L’uomo si chiama Orlando e cerca di riscattare la propria vita sbagliata viaggiando nel tempo. Il mondo, invece, è una sola nazione, un solo popolo felice, uguale, migliore, controllato da un governo chiamato L’Unione. Forse è più una favola nera che un romanzo Huxleiano.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Ho iniziato alle scuole medie trasformando il titolo dei temi d’italiano in un suggerimento per inventare una storia… i professori apprezzavano e io senza studiare prendevo buoni voti. Ho continuato fino a vincere un piccolo concorso letterario indetto dal sito d’informazione motociclistica Moto.it, col quale collaboro, e iniziando a scrivere racconti a sfondo motociclistico.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Sette Indimenticabili Momenti poteva essere un racconto per Moto.it; ma avrebbe sforato le canoniche 15000 battute e allora meglio lasciare che personaggi ne prendessero il controllo… ne sono uscito due anni dopo, quando sono riuscito a chiudere un libro dove i sette capitoli possono essere letti senza un ordine preciso, partendo da qualsiasi punto della narrazione.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Io ho una predilezione per Giorgio Scerbanenco e Paul Auster. Tuttavia certe volte mi sento più simile ad Aldo Nove. Non so se è grave. Sette Indimenticabili Momenti invece mi piacerebbe se fosse accostato non ad Orwell ma a “Trilogia della citta di K”.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

La colonna sonora? Riunirei i Duran Duran e li costingerei a scriverla sotto minaccia.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Pensavo di fare un appello stile “chi l’ha visto”, poi ho pensato che un semplice “buona lettura” a tutti sia meno kitsch…

Autore: Redazione

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