Intervista a Antonella Lia autore de “Cercando Ofelia”
Psicoterapeuta impegnata da anni contro la violenza domestica, Antonella Lia è autrice di saggi in difesa dei bambini “Abitare la menzogna” e “Inferni familiari” e di articoli sullo stesso argomento, come “Figli maltrattati” pubblicato sulla rivista «Psicologia Contemporanea». Ma per trattare i disastri causati in famiglia, ha utilizzato anche il romanzo grottesco “Intrighi di nozze“.
“Cercando Ofelia” è il suo primo thriller.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
“Cercando Ofelia” è un thriller psicologico, in cui la suspense scaturisce da conflitti e segreti di famiglia. Per connotare l’orrore non occorrono elementi soprannaturali, omicidi misteriosi, creature aliene o ‘mostri’. Basta confondere le menti dei bambini! Alcune famiglie ci riescono talmente bene che la patologia dilaga oltre le generazioni. In questa fiaba nera, c’è più di un ‘mostro’…
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Traggo le storie che racconto dalla mia esperienza di psicoterapeuta; per diffondere il mio messaggio, ho utilizzato anche il romanzo grottesco e il thriller.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
“Cercando Ofelia” va letto in fretta: è ricco di colpi di scena e ha un finale a sorpresa. Per questo ho adottato la formula romanzo-breve. Per completarlo ho impiegato meno di un anno e ho spesso trasportato il mio portatile nel verde… il thriller è ambientato in una dimora misteriosa dotata di un giardino un po’ selvaggio.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Ho letto e leggo molto. Sono tanti gli Autori che apprezzo, ma non desidero ispirarmi a nessuno di loro. Allo stesso modo “Cercando Ofelia” è un prodotto originale e credo non somigli ad alcun thriller.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Mi piacerebbe una colonna sonora ispirata a Shakespeare. Nel thriller, il Bardo non è solo nei ricordi di un’attrice di teatro, o nei nomi che sceglie per i figli! In esergo ad ogni paragrafo c’è un richiamo ad “Amleto”, “Romeo e Giulietta”, “Otello”, “Riccardo III”e tante altre opere, come gli immortali Sonetti.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Nel thriller “Cercando Ofelia” c’è più di un ‘mostro’. Un lettore attento agli indizi disseminati tra le pagine, potrà intuire terribili segreti di famiglia. Ma i numerosi i colpi di scena e il finale a sorpresa lo sconvolgeranno!