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Intervista a Alfredo Betocchi autore de “La maga Tara”

La maga Tara Alfredo BetocchiAlfredo Betocchi è nato ad Atene (Grecia) il 27.01.1951. Ha fatto studi classici e ha lavorato molti anni presso l’Ufficio Matrimoni di Firenze. Il contatto col pubblico gli ha permesso di fare esperienze di ogni tipo. Ama la storia, la musica e la letteratura. Ha scritto favole, racconti per ragazzi, poesie e infine la trilogia: L’Orologio della torre antica; La maga Tara; Selina l’ultima strega.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

È un romanzo a doppia trama.
La prima è la biografia di Vivilla, figlia di ricchi mercanti fiorentini del XIII sec. A causa della lotta tra guelfi e ghibellini, fugge lungo lo stivale, per andare incontro ad avventure che la trasformeranno nella maga Tara.
La seconda è una spy story con un delitto al Museo Etrusco di Arezzo negli anni’90 del sec. scorso.
Le 2 trame hanno un inaspettato finale comune.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Sono sempre stato bravo nei temi e mi appassionavo alla lettura di libri d’avventura.Dopo le prime esperienze al liceo, scrivendo articoletti per un giornalino politico. Poi ho pubblicato articoli divertenti e di vari argomenti per periodici fiorentini. Infine, da grande, mi sono impegnato a scrivere libri seri. Mi diverte e mi coinvolge come se partecipassi alle avventure dei personaggi.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Il libro è il 2° di una Trilogia e l’ho scritto in due anni. Scrivo nel mio studio, senza altre distrazioni che la mia gatta. Trattandosi di trame storiche, studio a lungo i periodi relativi e i personaggi dei libri poi lascio galoppare liberamente la mia fantasia. Mi affeziono ai miei protagonisti che sono sempre di genere femminile. Le donne hanno sicuramente una marcia in più.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Valerio Massimo Manfredi è il modello a cui m’ispiro, il suo stile nel quale mischia antico e moderno mi ha conquistato. È uno stile originale ma molto difficile da seguire. La doppia trama a capitoli alternati con inserite scene distinte, fanno sembrare il libro una matrioska ma appassionano il lettore, inchiodandolo nella lettura.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

La musica è un’altra mia passione. Come pianista sceglierei alcuni brani tratti da Chopin. Egli sa farsi ascoltare nei momenti romantici, tragici e lirici, per cui la sua musica è certamente adatta a numerosi colpi di scena che un lettore trova nel mio libro.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Cari lettori, non trascurate mai di leggere anche una pagina al giorno. Leggete autori famosi senza trascurare quelli emergenti,spesso si trovano delle vere perle in libri di chi non si è mai sentito nominare. Abbiate fiducia nei libri, sempre!

La presentazione dell’opera è QUI

Autore: Redazione

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