Intervista a Alberto Paiola, autore de “Vari (Poesie e testi di canzoni)”
Alberto Paiola, classe ’87, è nato a Torino, ma attualmente vive vicino alla città in questione. Lavora come impiegato e, al tempo stesso, cerca di assomigliare ad un autore musicale, cantante e poeta.
Parliamo subito del tuo ultimo libro, Vari (Poesie e testi di canzoni). Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il mio non è un libro. Ci tengo a precisarlo. Sono autore di testi per canzoni e poesie. Tutte reperibili cercandole su Dantebus, digitando il mio nome oppure ascoltando tra gli altri i LAZY FAKE SUNDAY. Gruppo del quale faccio parte in veste di autore e cantante.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Il mio amore nasce principalmente grazie alla musica. Ad un certo punto della mia carriera di musicista e cantante, mi sono fermato e chiesto: “Perché attraverso la musica non passare anche agli ascoltatori o ai lettori qualcosa di un po’ più impegnativo?” Da lì ho iniziato a scrivere testi cantautorali e poesie a getto. E mi piace molto.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Io scrivo durante tutte le mie giornate. Mi appunto tutto su taccuini in auto, faccio registrazioni vocali allo smartphone, per ricordarmi degli spunti. E spesso non li sistemo. Perché utilizzare il cervello nella poesia o nella scrittura in generale fa solamente da filtro e tarpa le ali al cuore. È lui che realmente vuole e deve parlare.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Io adoro Pino Mango. In qualità di cantante indubbiamente ma anche in qualità di paroliere. Così come stimo molto suo fratello Armando, co-autore di molte canzoni di Mango. Per il resto apprezzo molto George Orwell per la sua narrativa molto all’ avanguardia ma sempre attuale e gli scritti filosofici di Nietzsche e Schopenhauer.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Birdland dei WEATHER REPORT.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Ringrazio molto il sito che mi ha permesso di presentare un pochino di me e ringrazio coloro che amano l’ arte e la mantengono in vita. Un caro abbraccio a tutti.