Intervista a Alberto Gulisano, autore de “ZAFRA”
“Sono nato a Firenze nel 1947 e vivo ad Arese. Dopo gli studi in economia mi sono dedicato alla libera professione che esercito a Milano, coltivando contemporaneamente la passione per i viaggi e la lettura. Dal 2009 ho iniziato a scrivere e ho pubblicato un saggio e 5 romanzi, ma nel cassetto ne ho molti altri che spero di pubblicare nei prossimi anni“. Si presenta così l’autore Alberto Gulisano.
Parliamo subito del tuo ultimo libro, Zafra. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
È un romanzo storico ambientato a Cuba nella seconda metà dell’800 e narra la storia di Turi, pescatore siciliano, che per una serie di vicissitudini arriva a Cuba in concomitanza con l’inizio delle guerre d’indipendenza dalla Spagna. Prima da spettatore, poi suo malgrado da attore, Turi partecipa al processo di indipendenza dell’isola, riuscendo nel contempo a fare fortuna.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Ho sempre desiderato scrivere un libro ma fino ai 60 anni non l’ho mai fatto perché pensavo di non esserne capace. Leggendo su un quotidiano un articolo su Cuba zeppo di inesattezze, ho preso carta e penna per controbatterle, ma dopo una ventina di pagine mi sono reso conto che stavo scrivendo un saggio e così ho continuato non più per rispondere al giornale ma per puro piacere personale.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Questo libro l’ho scritto in otto mesi, tempo più lungo di quanto me ne serva normalmente per un romanzo, perchè ho dovuto fare molte ricerche storiche che mi hanno portato anche a L’Avana. Era la prima volta che affrontavo un tema storico e la mia più grande preoccupazione era quella di evitare errori e soprattutto far coincidere temporalmente gli eventi storici con la trama di fantasia.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Non so a quale autore possa assomigliare, ma ve ne sono alcuni che ho sempre apprezzato per le doti di chiarezza e sinteticità ai quali mi sono sempre ispirato. Tra questi posso citare Montanelli per i testi storici e DeVilliers per i romanzi d’azione. Sono convinto infatti che un buon libro debba catturare l’interesse del lettore nelle prime 15/20 pagine e ho sempre cercato di seguire questi criteri.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
La scelta della musica è sempre soggettiva, ma vista l’ambientazione del romanzo suggerirei brani di Bolero Cubano tipo Dos gardenias para ti o Chan Chan portati al successo internazionale da Compay Segundo con Buena Vista Social Club.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Cari lettori, spero di non avervi annoiato troppo con questa intervista e spero soprattutto di aver suscitato in voi un pizzico di interesse per il mio libro che vi porti a leggerlo.