Intervista a Simona Giannetti, autrice di “Adesso me”
Simona Giannetti, classe 1986, dedica i primi 10 anni della propria esperienza lavorativa nel campo dei rilievi archeologici e architettonici. Per ora, però, ha staccato la spina dalla quotidianità della routine, per dedicarsi alle proprie passioni: i viaggi e la scrittura. Residente nelle Marche dedica la maggior parte del suo tempo in attività sportiva e a contatto con la Natura.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
“Adesso Me” nasce dalla voglia di raccontare non solo un viaggio, ma anche l’esperienza di un cambiamento e di una scelta drastica e doverosa, per tornare a vedere il mondo con gli occhi di una bambina. “Adesso Me” è il sogno, lo stimolo, una nuova prospettiva con cui guardare alla vita, che sia da sprone alla maggior parte delle persone intrappolate nella frenetica routine quotidiana della vita.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Sono una solitaria, amo la montagna e la natura; credo che la scrittura nasca proprio da questi elementi, dalla voglia di esprimerne la bellezza e raccontarla a un mondo che oggi sembra non percepirla, ignaro di vivere a stretto contatto con essa. La sensibilità che nutro dentro prende forza nella scrittura per esporsi agli altri.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
“Adesso Me” nasce da un periodo di totale isolamento da una società che non riuscivo ad accettare, dopo un viaggio in solitaria immersa nella natura. La scrittura mi era la mia unica compagna in quel periodo: mi ha aiutato a ricordare, ma sopratutto mi ha dato modo di trasformare un’esperienza in testimonianza per cambiare il punto di vista dei futuri lettori.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Baricco. Non che io mi senta di somigliare a lui, ma in lui ho trovato ispirazione…
Per molti aspetti sento una grande affinità di pensiero con Erri De Luca, ma la mia scrittura non credo possa assomigliare a quella di un grande autore, la definisco del tutto semplice per poter esser paragonata a quella di grandi scrittori.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Ovviamente un qualsiasi album dei Sigur Ros, gruppo islandese colonna sonora della mia scrittura, in particolare “Takk..”
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Scegliere di amarsi è il miglior modo di vivere. #AdessoMe è il frutto di una grande #scelta e del #cambiamento che molti #sognano.