Intervista a Sara Ossi, autrice de “In un’altra vita”
Sara Ossi è nata a Copparo e vive a Ferrara. Laureata in Giurisprudenza, moglie e mamma di due bambini, scrive per passione e per divertimento. In un’altra vita è il suo primo romanzo.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
E’ la storia di Marcella, energica quarantacinquenne, che potrebbe avere l’occasione di rivedere il suo grande amore, Ric, dopo venticinque anni. L’amore della vita finito improvvisamente e per questo mai dimenticato. Riaffioreranno ricordi che pensava di aver cancellato e sarà l’occasione per rivedere tutta la sua vita, non sempre facile. Non è solo una storia d’amore, è la storia di una vita.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Mi è sempre piaciuto scrivere, ma solo per me stessa. Con questo romanzo ho voluto, invece, mettermi alla prova. Grazie all’incoraggiamento di mio marito e di mia mamma, ho spedito il manoscritto e Alcheringa (piccola casa editrice di Anagni) ha deciso di investire su di me. Toccare con mano il libro e ricevere i complimenti dei lettori: una soddisfazione enorme e del tutto inaspettata.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho iniziato a scriverlo durante la seconda gravidanza, letteralmente tra una poppata e l’altra, nel silenzio delle mie notti insonni, illuminata solo dallo schermo del pc, con una foga che non potevo nemmeno immaginare mi appartenesse.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Credo che ciascuno degli autori che ho letto abbia lasciato un pezzettino di sé nel mio cuore. Nasce da tutti loro la mia passione per la lettura e, quindi, per la scrittura. Da Agatha Christie (primo autore letto a dodici anni) a Ken Follet, passando per Dumas, Austine, Tolstoj, Bronte, fino a Faletti, Cognetti, Sparks, Casati Modignani…e molti esordienti sconosciuti. La lista sarebbe davvero lunghissima.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Il libro ha già una sua colonna sonora: tra i vari ricordi che affiorano alla mente di Marcella, oltre agli amici, gli amori, le vacanze, i Mondiali di calcio, ci sono anche le canzoni degli anni ’90. Direi, quindi, che l’intera lettura non può che essere accompagnata da quella musica indimenticabile.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
“In un’altra vita” è un romanzo forte e delicato al tempo stesso; frizzante, commovente e a tratti ironico. Da leggere tutto d’un fiato. Un’altra vita, forse, avremmo potuto viverla, se noi, se gli altri, se il destino… Ma l’altra vita è qui, è ora.