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Intervista a Roberto Anzellotti, autore de “Storie dell’alfabeto”

Storie dell'alfabetoRoberto Anzellotti, diplomato tecnico turistico, nato a Roma nel luglio del 1956, residente a Penne (PE), al momento né occupato, né pensionato, grande appassionato di letture, soprattutto saggi scientifici e filosofici, oltre alla fantascienza.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca

Il mio ultimo lavoro è una raccolta di 21 racconti brevi, uno per ogni lettera dell’alfabeto, senza legami tra di loro, solo un esercizio di fantasia. Il tema di ogni capitolo è stato scelto dal caso, mi sono limitato a scegliere di volta in volta la lettera ed il mio collaboratore, mio figlio, con tutto il tempo del mondo mi comunicava la parola.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Sono un attempato signore di 61 anni, nato a Roma, ma residente da più di 20 anni in Abruzzo, vedovo, padre di due figli e nonno di una splendida nipotina. Per quel che ricordi, ho sempre avuto la passione per la scrittura, fin dalle scuole superiori. Ad oggi ho pubblicato quattro libri di cui vado molto orgoglioso e crepi la modestia.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Per la stesura definitiva ho impiegato poco più di un anno. In casa ho un piccolo angolo, io lo chiamo il mio antro, dove ho sistemato la postazione del PC e lì creo! Non ho un momento particolare della giornata per scrivere, a volte mi metto alla tastiera anche alle due – tre del mattino. C’è solo e sempre una costante: i miei gatti che mi circolano intorno, sopra la tastiera, sulle gambe. Li amo!

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Questa è una domanda difficile. Non ci ho mai pensato, veramente, forse a Isaac Asimov, vista la mia passione per la SF e la mia propensione per i racconti e racconti brevi. Questo libro, essendo una raccolta di brevi racconti, potrebbe indegnamente, essere comparato ad una delle tante raccolte del grande Asimov.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Una musica lenta, dolce, anche triste se vogliamo. Il Bolero di Ravel sarebbe perfetto.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Cari lettori, care lettrici è un vero piacere poter usare questo meraviglioso mezzo tecnologico per raggiungervi, parlarvi, comunicare. Spero di esser riuscito ad incuriosirvi con queste mie poche note, lasciandovi con un grande abbraccio.

Autore: Redazione

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