Intervista a Nanni Cristino autore de “Popobawa!”
Nato nel 1959 a Chieri, in provincia di Torino, Nanni Cristino insegna Lettere nelle scuole superiori. Ha scritto manuali scolastici di Storia per l’editrice Petrini, testi teatrali e, prima di “Popobawa!” ha pubblicato i romanzi “Gli ultimi abitanti del sottosuolo” (Alcheringa, 2013) e “Sette navi” (Parallelo 45, 2017).
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca
“Popobawa!” è un giallo ambientato in Africa, a Zanzibar, isola in cui ho trascorso parecchio tempo. Viene uccisa una ragazza e il modo in cui è stata ammazzata fa pensare a una vecchia leggenda, quella del Popobawa, un demone che si dice infesti l’isola. A indagare sull’omicidio si dedicano, trascinati dagli eventi, alcuni personaggi che gravitano intorno al Livingstone Café di Stone Town.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Scrivo libri di storia per l’editrice Petrini da quindici anni e, cinque anni fa, ho deciso di cimentarmi con la narrativa. “Popobawa!” è il mio terzo romanzo. Qualcuno ha detto che scrivere sia un modo per vivere tutte quelle vite che non potremo mai vivere nella realtà… Sono d’accordo!
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho scritto il romanzo in un anno, in gran parte sul posto, a Zanzibar. Mi interessava raccontare una crime story collocata in un ambiente inconsueto e cercare di rendere l’atmosfera che si respira sull’isola, dove la realtà di tutti i giorni si mescola con leggende, tradizioni, superstizioni. Inoltre, volevo dare vita a personaggi “fuori dal comune”, distanti dagli stereotipi usati nei gialli.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Ora pecco di presunzione e riporto quanto mi hanno detto gli editori con i quali ho finora pubblicato i miei romanzi: secondo loro, nel mio modo di raccontare c’è qualcosa di Fred Vargas. “Popobawa!”, però, faccio fatica a paragonarlo ad altri libri e autori. È davvero un romanzo inconsueto…
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Senza dubbio la musica taraab, la più ascoltata a Zanzibar e in tutta la Tanzania: una miscela di influenze indiane, arabe e africane.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Un saluto a tutta la comunità dei lettori da Nanni Cristino! “Popobawa!”, un giallo africano, vi aspetta in tutte le librerie fisiche e online.