Intervista a Mariarosa Ventura, autrice de "Storia di un Porro e di una Farfalla" Intervista a Mariarosa Ventura, autrice de "Storia di un Porro e di una Farfalla"

Intervista a Mariarosa Ventura, autrice de “Storia di un Porro e di una Farfalla”

Mariarosa Ventura, classe ’64, blogger (blog: fiabeincostruzione.com), formatrice, scrive fiabe anche su commissione per privati e aziende. Studia le fiabe antiche e le uso nella formazione agli adulti.

Parliamo subito del tuo ultimo libro Storia di un Porro e di una Farfalla. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

Una fiaba, ambientata in un piccolo orto. Una mattina il Porro si sveglia come un bellissimo principe e una farfalla appena nata, passando nell’orto in cerca di cibo, lo vede e si innamora. Si posa sul suo capo, come un fiore e i due danzano insieme. Così nasce l’amore? Ma cosa succede quando l’amore diventa possesso, rabbia, o frustrazione? Una fiaba per parlare della violenza alle donne.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Sono sempre stata una lettrice bulimica, leggevo tre libri alla volta. Ho sempre inventato storie, e la scrittura è stata una conseguenza naturale del mio amore per i libri. Ora sono passata alla bulimia da scrittura e ho un impellente bisogno di scrivere e raccontare storie. Ho scritto la prima fiaba per una promessa fatta ad una bambina e sono stata catturata dalla loro potente magia.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Ho imparato a guardare il mondo con gli occhi della mia parte bambina, è lei che mi fa vedere storie nelle piccole cose di ogni giorno. Una mattina ho visto la trasformazione della pianta di Porro – ho un piccolo orto – e la sua punta elegante che mi ha fatto pensare a un prinicpe, elegante, in attesa della sua dama. Poi la storia nasce da sola, i suoi personaggi mi stuzzicano per prendere vita…

LEGGI ANCHE:  Intervista a Roberto Venturini - L'anno che a Roma fu due volte Natale

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Calvino e Rodari sono i miei punti di riferimento. Non oso dire nè pensare di somigliare a qualcuno. Amo le fiabe; hanno un grande potere, e parlano al profondo dell’essere umano. Come diceva Calvino, le fiabe raccontano la vita vera. E lo fanno da sempre. La mia fiaba parla di violenza alle donne e racconta ai piccoli e ai grandi la verità sull’amore.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Sicuramente musica classica.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Le fiabe sono potenti messaggere per i piccoli ma anche, e soprattutto, per i grandi. Leggiamo le fiabe!

Autore: Redazione

Condividi Questo Post Su