Intervista a Maria Gisella Catuogno, autrice de “D’amore e d’acqua”
Insegnante di Italiano e Storia alle superiori, Maria Gisella Catuogno ha tre figli e tre meravigliose nipotine. Abita all’Isola d’Elba ed ha nel mare è il suo referente naturale. I libri sono gli amici di una vita.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il libro parla dei giovani Georges e Tigy Simenon, agli esordi della loro carriera letteraria e artistica, del loro appassionato e complicato amore, della loro sete di viaggi e d’avventure.
E soprattutto parla della scoperta dell’acqua – di mare di fiume e di canale – per lenire inquietudini e tormenti.
Tutta la seconda parte è dedicata a una splendida crociera nel Mediterraneo.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Sempre presente nel mio vissuto, ma in sordina, per impegni professionali e familiari. Poi, quindici anni fa, la scoperta dei blog letterari e della possibilità, quindi, di confrontarmi con chi aveva le mie stesse “affinità elettive“. Ho partecipato a un concorso letterario ed ho pubblicato un volumetto di poesie.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Non poco, perché scrivo nei ritagli di tempo e non ho “una stanza tutta per me”. Il luogo è vario, di solito la cucina, dopo aver corretto i compiti dei ragazzi e aver trasformato il tavolo in una scrivania, piena di libri, fogli, dell’amata radio e naturalmente della mia macchina da lavoro, il PC…
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Scelgo le scrittrici: per solidarietà femminile e perché il mio universo spirituale coincide spesso con il loro. Tra quelle del passato, Emily Dickinson e Marguerite Yourcenar… tra le attuali forse Melania Mazzucco, ma anche la Symborska. Fonti di ispirazione sono stati “Via col vento” di Margaret Mitchell e “Il figlio dell’Impero“di Francesca Sanvitale.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Le canzoni di Josephine Baker e della Francia degli anni Trenta.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
I miei lettori mi hanno detto che hanno rallentato la lettura delle ultime pagine per finire più tardi il libro!