Intervista a Giuseppe Galzerano
Giuseppe Galzerano, nato a Castelnuovo Cilento (Sa), classe ’53, nel 1975, da studente-lavoratore, fonda la Galzerano Editore. Laureato in Pedagogia e in Lettere, docente di Materie Letterarie, ha pubblicato libri sulla rivolta del Cilento, su Pisacane, sugli attentati di Passannante e Bresci al re e di Schirru e Sbardellotto al duce. Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In questa intervista ci parla del suo saggio Nicola Capo. L’ideologo cilentano del naturismo e del nudismo spagnolo (1899-1977).
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Nicola Capo, nato in un paese del Cilento da una famiglia di contadini, emigra a Montevideo per sfuggire alla fame e alla miseria. Nel 1923 si stabilisce a Barcellona, pubblica la rivista “Pentalfa” che tira in trentamila copie. Autore di molti libri. E’ spiato dal fascismo e perseguitato dal franchismo, che gli sequestra tutto. Il libro racconta la sua straordinaria vicenda umana, politica e culturale.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Nasce dal desiderio di comunicare agli altri le storie delle quali vengo a conoscenza. Sono vicende sconosciute di uomini e donne che hanno lottato con passione e coerenza per costruire una società migliore per tutti. Si basano su un’ampia documentazione archivistica e giornalistica, pubblicando libri anche di mille pagine.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Scritto anni fa, dopo aver rinvenuto la documentazione all’Archivio Centrale dello Stato. L’ho ripreso di recente, dopo aver organizzato un viaggio della figlia di Capo, che vive in Spagna, a Laurito, dove la vicenda e la memoria del padre era completamente sconosciuta e l’Amministrazione comunale, in una serata di grande pathos, le ha conferito la cittadinanza onoraria.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Gli scrittori che stimo e leggo del passato e del presente sono tanti. Giusto per fare dei nomi: Carlo Pisacane, Carlo Levi, Ignazio Silone, Rocco Scotellaro.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
Non amo molto le canzoni.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Oggi è più che mai necessario leggere libri. Libro ha la stessa radice di “Libertà”: dunque più libri più libertà!