Intervista a Franco Giardina, autore de "Racconti tra realtà e fantasia" Intervista a Franco Giardina, autore de "Racconti tra realtà e fantasia"

Intervista a Franco Giardina, autore de “Racconti tra realtà e fantasia”

Nel nuovo momento della vita, la solitudine e la tristezza accendono nuovi orizzonti e la vita assume contorni diversi, forse la nebbia dei ricordi o la nostalgia dei sentimenti. Descrivere se stessi è difficile, è un compito che lascio agli altri. Amo la vita, nonostante le difficoltà che comporta, oggi ancora di più avanzando nell’età e vivendo da, ahimè, pensionato.” Si presenta così l’autore Franco Giardina, prima di parlarci del suo Racconti tra realtà e fantasia.

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.

E’ una raccolta di storie, un misto di interpretazioni della realtà e di visioni fantasiose. Quasi sempre i racconti nascono da esperienze vissute o da persone conosciute. Ci sono poi i fatti della vita passata, il dopoguerra per esempio, la passione per la letteratura gialla, i sogni stimolati dall’esperienza vissuta in una città.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Nacque quando decisi di scrivere l’autobiografia. Il titolo è: Ah! La vita. Poi scoprii che era bello esprimersi con le parole scritte anzichè le verbali. E inoltre la mia fervida immaginazione, qualcuno la definisce fantasia, mi ha permesso di scrivere i libri successivi.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

I racconti o storie brevi, relativamente, sono pillole di idee messe sulla carta. Quest’ultimo libro è nato un po’ in treno, per viaggi di lavoro, un po’ al mattino presto mentre il suo completamento è avvenuto lo scorso anno durante una permanenza in Brasile.

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Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

E’ difficile paragonarsi, anche un po’, allo stile di un altro scrittore. Non mi piace la scrittura arzigogolata, preferisco uno stile semplice, immediato e facile da leggere e comprendere. Da alcuni commenti ricevuti, è stato riconosciuto tale.

Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Beethoven – Symphony No. 6 in F major, Op. 68 (Pastoral) – diretta da Daniel Barenboim.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Non leggetemi per compiacenza, ma per curiosità. Forse non sarete delusi. Non scrivo storie d’amore per una specie di pudore. Sono molto riservato sui miei sentimenti, molto di più su quelli degli altri, fossero anche personaggi inventati.

Autore: Redazione

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