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Intervista a Domenico Del Coco, autore de “Sulle ali del sogno”

Sulle ali del sogno Domenico Del CocoDomenico Del Coco (8 gennaio 1981) laureato all’Università degli Studi di Milano in Storie e Cultura dei Sistemi Editoriali (Editoria), esordisce nel 2009 a 28 anni. I suoi ultimi libri sono Il Quaderno di Madrid (Gilgamesh 2014), Nessun Amore Più Grande (Cavinato Editore 2016), Redenzione (Cavinato Editore 2016) e Sulle Ali del Sogno (LFA Publisher 2017).

Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca

Arnor, figlio di un brigante, nato e cresciuto in un castello medioevale circondato da una foresta carica di magia, è un ragazzino pieno di curiosità, che si muove senza timore tra creature fatate e i pericoli di una natura incontaminata e selvaggia. Sarà la forte amicizia con Grethe, figlia del capobrigante rivale a portare la pace. Ma per portare la pace ci saranno prove che lo faranno maturare.

Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?

Nasce dalla lettura. Sono partito con i beccogiallo Mursia, Avventure senza tempo e poi i Junior Mondadori per poi passare con i Miti Mondadori e la UE Feltrinelli.

Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.

Lavoro di un anno cercando notizie sul genere fantasy nordico. Poi grazie alle illustrazioni di Pamela Invernizzi si è dato vita al libro.

Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.

Tendenzialmente a nessuno ma la critica mi ha definito erede di Sepulveda. In realtà mi sento più vicino alla Lindgren per quanto riguarda il libro per ragazzi e Mazzantini per gli adulti.

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Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?

Pride and Prejudice Dario Marianelli.

Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.

Leggete sempre portandovi con voi un libro che è un amico prezioso che potete riprendere quando volete e mai vi tradirà.

Autore: Redazione

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