Intervista a Carmela Tomei, autrice de “Magie e incantesimi casalinghi”
Carmela Tomei nasce come traduttrice e libraia. Con la maturità ha voluto coltivare la sua passione per la scrittura, che da sempre l’ha accompagnata, e mettere a frutto gli innumerevoli studi personali di psicologia e pedagogia per creare dei libri rivolti ai bambini, divertenti e istruttivi. Attualmente sta scrivendo anche un romanzo per teenager e uno per adulti. QUI il suo sito.
Parliamo subito del tuo ultimo libro, Magie e incantesimi casalinghi. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Il libro è destinato ai bambini dai 5 anni e raccoglie diverse filastrocche, il cui scopo è descrivere comuni situazioni di difficoltà e suggerire al piccolo lettore un modo per uscirne a partire dalle proprie competenze. Lo scopo dei miei libri, infatti, è fare perno su naturali abilità intrinseche, per sviluppare in maniera giocosa un’autoconsapevolezza che tornerà utile in svariate situazioni.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Sono sempre stata una lettrice compulsiva. Da quando sono diventata mamma ho utilizzato le favole come canale privilegiato di dialogo con i miei bambini. Ho scoperto così una spiccata predisposizione alla rima e, facendo leggere i miei scritti a persone competenti in campo della psicologia, ho constatato che riuscivo anche a convogliare in maniera efficace le nozioni apprese nei libri di pedagogia.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ogni filastrocca è nata da esperienze vissute in prima persona con i bambini. Osservandoli vivere una difficoltà, mi veniva in mente una rima risolutiva e da lì, scrivendo di notte sul cellulare, arricchivo la strofa di dettagli. Metterle insieme e trovare un filo conduttore è stato naturale, mentre la ricerca di un illustratore che credesse nel mio progetto mi ha portato via mesi.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Il mio modello è senza dubbio Gianni Rodari. Se un giorno qualcuno del mestiere mi dicesse che le atmosfere delle mie favole ricordano anche solo vagamente la sua arte, potrei sciogliermi in lacrime per l’emozione. Analogamente, il mio libro si sviluppa sulla falsariga delle sue raccolte: un filo conduttore che collega idealmente storie apparentemente indipendenti.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
“La bella tartaruga” di Bruno Lauzi! Ma più in generale, una raccolta di canzoni dello Zecchino d’Oro in un CD dal titolo “Uno zoo che canta”: i miei figli le adorano.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Basta un po’ di fantasia per trovare la magia nella vita quotidiana: un sorriso è un toccasana! Se ti sai guardare intorno nella vita di ogni giorno con la gioia di un bambino scoprirai che è più vicino il traguardo prefissato e sarai più motivato…