Intervista a Angela Castiello, autrice de “Inavvicinabile”
Angela Castiello è un’autrice della casa editrice Butterfly Edizioni e da poco è anche la direttrice Editoriale, insieme a una collega, di un nuovo marchio della Butterfly, la Hot Edizioni.
Ha donato i diritti d’autore del suo primo libro a un’associazione che si occupa di bambini malati di tumore.
Oltre alla Butterfly, ha pubblicato anche per la Rizzoli.
Parliamo subito del tuo ultimo libro. Raccontaci brevemente la trama e in quale genere si colloca.
Ciao! Il mio ultimo libro si colloca nel genere rosa. Parla di un ragazzo che, per curare il padre malato, ha rinunciato agli studi e al suo desiderio di essere medico. Per fortuna la sua strada non sarà sempre irta di ostacoli.
Parlaci di te e del tuo amore per la scrittura: come nasce?
Credo che ci sia una frase che racchiude, spiega e urla il mio bisogno di scrivere, ed è questa:
“Scrivere sulle cose mi ha permesso di sopportarle”
Bukowski è un genio, le sue parole scavano e toccano punti che da soli saremmo capaci di ignorare, forse per paura.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere questo libro? Descrivi un po’ l’atmosfera e l’ambiente, lascia che i lettori possano immaginarti mentre sei intento a scrivere.
Ho impiegato mesi e mesi. La trama mi è stata regalata da mia direttrice Editoriale, Argeta Brozi, e ogni giorno ho cercato di farla mia. Ho pensato ai protagonisti, a come immaginarli nella mia quotidianità. Li ho visti nelle loro case, nei loro luoghi, li ho visti parlare, litigare, odiarsi e innamorarsi. Tutto questo avveniva mentre ero a casa, al lavoro, per strada, in metro, con amici.
Sappiamo che hai uno stile tuo, ma stando al gioco, a quale autore del presente o del passato ti senti (o aspiri) di somigliare e in quali aspetti? Fai un gioco analogo per il tuo libro.
Più che somigliare, ed è impossibile anche solo immaginarlo, vorrei avvicinarmi allo stile di Khaled Hosseini, il mio scrittore preferito. Ha un dono, quello di raccontare le storie a cui è impossibile non legarsi e diventare dipendenti. Ti fa piangere, sorridere, sperare e arrivare alla fine del libro con un mix di sensazioni che non puoi dimenticare. Nemmeno dopo altri 100 libri.
Se dovessi consigliare una colonna sonora da scegliere come sottofondo durante la lettura del tuo libro, cosa sceglieresti?
È una canzone che ho scoperto da poco, l’ho ascoltata durante le riletture del testo. Il titolo è “Dusk till dawn” di Zayn.
In particolare nella parte del testo che, tradotto, reciterebbe così:
Mi accoglierai fra le tue braccia, così come ho fatto io, una piccola strada su una collina, cercando la strada che scompare. Puoi capire perché sei all’interno di questa situazione, puoi sentirlo attraverso le finestre all’interno di questa stanza.
Un’ultima domanda per salutarci. Rivolgiti ai nostri 300.000 mila lettori, con un tweet in 140 caratteri.
Ho cercato di essere quanto più incisiva possibile, mi piacerebbe conoscervi uno a uno per ringraziarvi del tempo che vorrete dedicarmi. Spero di avervi incuriosito e… Grazie, grazie, grazie!