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Oscar e dintorni: dal romanzo al film

Oscar 2016Cari amici di RecensioniLibri.org,
anche quest’anno, puntuale, presso il Dolby Theatre di Los Angeles, il 29 Febbraio 2016 si è svolta l’edizione 88 della cerimonia degli Oscar, durante la quale noi Italiani non abbiamo che potuto gioire nel vedere Ennio Morricone ritirare il premio per la miglior colonna sonora in “The Hateful Eight”.

La volta buona di Leonardo

Ed anche quest’anno ci siamo ritrovati a chiederci “Chissà se è la volta buona!”, incrociando le dita per Leonardo Di Caprio, perché la sua storia d’amore con la statuetta dorata ha ormai più di vent’anni: è datata 1994 la prima nomination (attore non protagonista) per Buon compleanno Mr. Grape; le successive nomination sono tutte al Miglior attore protagonista: 2005, The Aviator, 2007 Blood Diamond – Diamanti di sangue, 2014 The Wolf of Wall Street, tutte nomination concluse con un nulla di fatto.
Ma poi, arriva il bisestile 2016, l’annus horribilis che ci ha portato via non pochi idoli e maestri, ma che pare essere proprio l’anno di Leonardo Di Caprio: prima vincitore dei Golden Globe, ora dell’Oscar, come miglior attore protagonista per Revenant – Redivivo, tratto dall’omonimo romanzo di Michael Punke.

Una trasposizione cinematografica di un libro, quindi….
Ammettiamolo, quante volte ci siamo ritrovati a esclamare “Sì, ho visto il film, ma il libro è decisamente un’altra cosa!”, perché noi bibliofili siam fatti così: puntigliosi ed esigenti, difficilmente sentiamo che il film sia riuscito a cogliere appieno l’essenza del libro.

Dal romanzo alla pellicola: il passo è breve?

Proprio in occasione della premiazione degli Oscar, noi di RecensioniLibri.org abbiam voluto ripercorrere assieme a voi alcune trasposizioni cinematografiche che pensiamo meritino di essere visti, almeno una volta.

Revenant: Alejandro González Iñárritu vs Micheal Punke

RevenantNon possiamo che partire dal pluripremiato “Revenant”, diretto dal Messicano Alejandro González Iñárritu, basato sull’omonimo romanzo di Michael Punke, edito nel 2002.

Ispirato alla vera storia del trapper americano, Hugh Glass, esploratore e cacciatore di pellicce vissuto alla fine del Settecento e che, di ritorno da una spedizione commerciale, subisce l’aggressione di una femmina di orso grizzly che lo ferisce a torso, braccia, gambe e viso, lasciandolo in fin di vita.
Abbandonato alla sua sorte in maniera meschina e atroce dai suo compagni, Glass riesce a sopravvivere animato da un’insaziabile sete di vendetta non solo contro i propri traditori, ma soprattutto contro chi gli ha ucciso il figlio.
Il film è denso di scene brutali e, nonostante i numerosi silenzi, riesce a trasfondere profonde emozioni, superato lo shock delle scene più crude.

Eppure, in questo caso, forse come in pochi altri la storia raccontata nel film è notevolmente differente rispetto a quanto narrato nel libro da cui è ispirato: la Vendetta, prima di tutto. Di Caprio vuol vendicare in primis l’omicidio di suo figlio e, solo in secondo luogo, il vile abbandono da parte dei compagni. Nel romanzo, invece, il protagonista chiede vendetta solo per se stesso.
I silenzi e i tempi lunghi del film trovano invece un ritmo più serrato nel romanzo, in cui sono ricostruite con dovizia di particolari le abitudini dei trappers e la vita di frontiera.
Si consigliano lettura e visione, anche a tempi invertiti, per poter avere un quadro completo e critico della storia.

Apocalypse now: Francis Ford Coppola vs Joseph Conrad

Apocalypse NowEra il 1979 quando Francis Ford Coppola prendeva per mano “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad e ne traeva ispirazione per il suo Apocalypse Now.
“Cuore di tenebra”, pubblicato nel 1899 è considerato ad oggi uno dei capisaldi della letteratura del XX secolo: per voce del protagonista, Conrad ci trascina nel viaggio di Charles Marlow nell’Africa nera, alla ricerca dell’agente Kurtz del quale si è persa ogni traccia. L’esperienza lungo il fiume Congo, impone a Marlow di trascendere dalla realtà a lui nota fino ad allora per entrare in contatto con un mondo completamente sconosciuto e, a tratti, assurdo, dandogli quasi l’impressione di ripercorrere il tempo, oltre che lo spazio, in un percorso a ritroso verso epoche lontane e inospitali.

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Nel suo Apocalypse Now, Francis Ford Coppola rappresenta uno scontro tra civiltà di pari spessore, ambientandolo durante la Guerra del Vietnam (1960-1975). Il capitano Willard (Martin Sheen) è inviato ai confini della Cambogia, per portare a termine una missione delicata e segreta: uccidere il colonnello Kurtz, interpretato da un magistrale Marlon Brando, che nel suo delirio di supremazia della razza, ha maturato la personale filosofia che occorra sterminarli tutti, anche donne e bambini, in nome della giusta causa, in difesa della propria patria.

«Mi piace l’odore del napalm al mattino. Tutto intorno. Profumava come… come di vittoria.»

Tempi e luoghi differenti per una critica senza remore nei confronti della civiltà corrotta, per causa del colonialismo o della guerra poco importa.

Il miglio verde: Frank Darabont vs Stephen King

Il miglio verdeEra il 1996 quando Stephen King pubblicava il suo “Miglio Verde” e già nel 1999 veniva adattato per il grande schermo da Frank Darabont.

“Il Miglio Verde” è lo stretto corridoio di celle del penitenziario di Cold Mountain, dove i detenuti attendono l’ora in cui una scossa elettrica percorrerà il loro corpo, il giorno della loro esecuzione. Tra lo psicopatico “Billy the Kid” Wharton o il demoniaco Eduard Delacroix, fa il suo ingresso il gigante John Coffey, un guaritore condannato a morte dal suo stesso dono.

Difficile scegliere tra pellicola e romanzo, entrambi coinvolgenti e carichi di pathos.

Shining : Stanley Kubrick vs Stephen King

ShiningEd ancora Stephen King, questa volta portato sul grande schermo niente poco di meno che da Stanley Kubrick, con Shining.
Due mostri sacri a confronto: da un lato il Re e “Maestro” dell’horror, dall’altra Sua Maestà Stanley Kubrick, che, pur con le licenze che si può permettere è in grado di tenere il fiato sospeso allo spettatore.

Sia il romanzo che il film riescono a catapultarti fuori dal contesto di partenza, per immergerti in atmosfere soffocanti e terribili, con una maestria di cui solo i grandi sono capaci.
Il teatro di questa rappresentazione: l’Overlook Hotel, l’imponetene albergo sulle Montagne Rocciose, in passato teatro di un numero tale di suicidi e delitti e che sembra lasciarsi avvolgere da un’aura di orrore soprattutto durante la chiusura invernale, periodo di totale isolamento per l’albergo ed il guardiano invernale.
Jack Torrance, uno scrittore frustrato accetta di sorvegliare l’albergo durante il periodo invernale e vi si trasferisce con la moglie Wendy ed il piccolo Danny, dando il via ad un crescendo di eventi terrificanti, che il lettore o lo spettatore non possono che subire.

 

Su il sipario sul sondaggio

Ed ora, dopo un breve raffronto tra romanzo e pellicola, vogliamo proporvi il nostro sondaggio:

Ne manca qualcuno?

Autore: Ilaria Greco

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