“Non vorrei però ti amo” di Noelle August
L’11 Febbraio 2016 i tipi della Fabbri danno il via a una nuova serie New Adult che ha riscosso notevole successo oltreoceano: inizia con “Non vorrei però ti amo” la trilogia Boomerang, scritta a due mani da Veronica Rossi e Lorin Oberwerg, con lo pseudonimo di Noelle August. Si tratta di un romanzo a mio avviso molto “disimpegnato” (come lo definisco io) perché credo che sia una di quelle tipiche letture da relax e dalla quale non aspettarsi troppo.
Il romanzo racconta l’incontro e l’innamoramento tra Mia e Ethan, due giovani ragazzi che incontratisi per caso, trascorrono la notte insieme e il giorno dopo scoprono di ricoprire entrambi la posizione di stagisti nella stessa Società; addirittura di essere rivali per ottenere il posto a tempo indeterminato che era stato promesso loro. Inutile dire che sul posto di lavoro sono vietate le relazioni tra colleghi, e quindi nel corso del libro ci viene raccontato questo tira e molla – della serie vorrei ma non posso – tra i due ragazzi, i quali provano una innegabile attrazione fisica l’uno per l’altra.
E’ il giorno più importante della mia vita e mi sveglio pensando: Oh no, dove sono le mie mutande? E la ragione di questo pensiero è che mi trovo nel letto di uno sconosciuto e un perfido raggio della luce giallo limone di Los Angeles mi taglia in due una coscia: di biancheria intima, o di qualsiasi altro genere di indumento, non c’è traccia. Non è proprio da me. Eppure, eccomi qui, aggrovigliata a lenzuola calde che non sono le mie.
Mentirei se dicessi che questo romanzo mi è piaciuto, ma comunque non posso dire che sia totalmente da bocciare. In fondo ho trovato una storia abbastanza carina, la narrazione molto scorrevole e ho apprezzato molto il fatto che la storia venga raccontata sia dal punto di vista maschile che da quello femminile, elemento questo che a me affascina sempre molto.
Ma al di là di questo, credo che Non vorrei però ti amo abbia diverse carenze. Personalmente non ho trovato pathos, coinvolgimento, emozioni. Mi è sembrato di essere al cinema di fronte ad una tipica commedia americana di cui si capisce il finale già dalle prime scene. E non è stato per niente una sensazione piacevole. Tutto era troppo scontato e nella mia mente la mossa successiva era già accaduta. Sembrava di star leggendo un copione visto e rivisto milioni di volte. In più, non ho trovato nessuna affinità con i personaggi, non sono riuscita ad immedesimarmi in loro neanche per un minuto né mi hanno in qualche modo colpita (sia positivamente che negativamente).
Detto questo, non mi sento di non consigliarvene la lettura perché come sempre il parere su un romanzo è estremamente personale. Probabilmente nel mio caso il problema è stato che quello che io cerco in un romanzo è totalmente diverso da quello che offre Non vorrei però ti amo. Per chi magari è sulla mia stessa lunghezza d’onda, posso dire di cercare di approcciarsi a questo libro con la consapevolezza di essere di fronte ad un romanzo estremamente – passatemi i termini – commerciale e leggero. Per chi, invece, ama il genere, dico: allacciatevi la cintura e godetevi il viaggio.