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“Fidati di me” a cura dello staff di Battersea Dogs & Cats Home

Fidati di meSe anche voi come me adorate gli animali ed avete la casa invasa da scodinzolii, fusa e peli, “Fidati di me” non può certo mancare dalla vostra libreria.

Fidati di me, edito da Sperling & Kupfer e tradotto da Teresa M. Badalucco e Donatella Cerutti Pini, infatti non è solo un libro di ragazzi, uomini e donne che affrontano quotidianamente la loro vita con i suoi disagi e le svariate difficoltà, ma è anche la storia crudele e tormentata che i nostri amici a quattro zampe sono costretti ad affrontare a seguito degli abbandoni dei loro primi proprietari. E di come le loro vite si sono incrociate per diventare migliori.

Ti fidi di me?

Fiducia. È questo il tema ricorrente del libro. Fidarsi ancora. Poter nuovamente essere raccolti, coccolati, amati da mani simili a quelle che hanno tradito questi esseri indifesi. Se le mani però sembrano simili, la vera differenza sta senz’altro nel cuore: i cuori immensi dei membri della Battersea Dogs & Cats Home, uno dei più longevi rifugi di animali di Londra. Le storie narrate in questo libro sono tutti episodi realmente accuduti, vissuti direttamente sulla pelle dei narratori, i proprietari fortunati dei cuccioli provenienti dal Battersea.
Narrano di quanto possiamo fortunati perché, se è vero che al mondo esistono persone crudeli, è anche vero che ce ne sono molte altre altrettanto di coraggiose e sensibili da rendere possibile una vita migliore a chi ha avuto lo sfortunato destino di imbattersi in esseri senza scrupoli, persone tanto malvagie da far sembrare queste storie frutto di un autore di libri horror.

Non sono il tuo giocattolo a quattro zampe

L’orrore però stavolta non è finzione. Leggendo queste pagine mi sono ritrovata in lacrime ed ho provato disgusto. Guardo il mio gatto acciambellato sui miei piedi, osservo il mio cane (anche lui trovato in uno scatolone sul retro ristorante) e penso a chi mai potrebbe avere il coraggio di fare del male a degli esseri viventi così innocenti.
Non nego che il mio cane sia molto vivace, ma è capace di dare amore infinito.
I pelosetti riempiono le giornate tristi e solitarie, sono buffi e a volte impacciati: ogni giorno, con loro è un’avventura e non smettono mai di stupire con gesti di affetto inaspettati.
Ovviamente, non sempre è tutto rose e fiori, ma questo rientra nella normalità degli esseri viventi! Mi piacerebbe tanto che un concetto così poco compreso entrasse in testa alle persone: non sono dei giocattoli!
Spesso i genitori li adottano o li comprano, soprattutto cuccioli, per regalarli ai propri figli, quasi fossero dei peluche, per poi abbandonarli quando diventano adulti ed evitare la seccatura di doverli portare fuori tutti i giorni a fare i bisognini. Di colpo non sono più così carini, ma sono diventati un fardello di cui disfarsi, perché sono troppo impegnativi.
È questo il concetto che sta alla base di ogni forma d’amore, che sia per un cane, un gatto, un partner, un figlio: impegno e attenzione. Forse però in questo caso è ancor più difficile: un cane o un gatto non parlano la nostra lingua. Dobbiamo essere noi in grado di capire se c’è qualcosa che non va. Abbiamo letteralmente in mano la loro salute e la loro vita.

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L’impegno è un atto d’amore

Ugo da cucciolo

Ci sono molti cani che aspettano in canile una famiglia da amare. È così. Non siamo solo noi ad amare. Loro lo fanno senza pretesa, solo perché gli viene naturale. E se in giro ci sono cani violenti, è perché i loro padroni non gli hanno fatto conoscere altro che la violenza.

Se le mie parole sull’impegno e l’attenzione vi hanno spaventato, rendendovi più titubanti, vi posso garantire che è del tutto normale. Quando mio padre portò a casa Ugo (sì ok, non è proprio un bel nome da dare a un cane, ma mio fratello non ha mai avuto troppo gusto!) anche noi eravamo terrorizzati. Avevamo già avuto in passato altri cani, ma tutti avuti da cucciolate di amici. Invece questa volta sapevamo che era diverso. Avevamo un cucciolo di pochi mesi che ogni minimo rumore tremava, che si ritraeva ogni volta che una mano si allungava verso di lui per accarezzarlo. Non sapeva che cosa volesse dire essere rispettato. Era stato violato: picchiato, malnutrito, abbandonato. C’è voluto tempo, ma alla fine ha iniziato a fidarsi di noi. La fiducia si è trasformata in amore. E quando mio padre, l’uomo che lo aveva salvato, è venuto a mancare, ha sofferto con noi.


Adottare un cane
è diverso dall’andare a comprarlo in un allevamento. È l’essenza dell’amore. Non è che se si compra un cucciolo lo si ama di meno, ma adottarlo ci spinge ad un tipo di amore diverso. Non so spiegarvi bene cosa cambi, solo che è diverso. Più intenso. Più responsabile.

Per concludere vorrei aggiungere che Battersea Dogs & Cats Home non riceve fondi dal governo londinese, ma sopravvive solo grazie alle donazioni e un piccolo aiuto lo darete anche acquistando questo libro. Se invece volete fare una donazione (anche se pure in Italia esistono realtà simili da sostenere) potete consultare il sito www.battersea.org.uk .

Siate artefici di un cambiamento: un futuro migliore per questi straordinari animali in difficoltà, che renderanno la vostra casa un posto speciale in cui abitare. Perchè se con il vostro gesto lo aiuterete, non immaginate neanche il bene che farà a voi. L’amore, se è vero amore, non è mai a senso unico.

Autore: Samanta Di Giorgio

Originaria di un paesino della Basilicata. Ho scoperto il piacere della lettura tardi e, combattuta tra cartaceo e digitale, amo i romanzi rosa da batticuore, i thriller che mozzano il fiato, gli horror che tolgono il sonno, i fantasy e le graphic novel che mi risvegliano la creatività, e i classici, che reputo indispensabili.

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