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Festa della Donna: una rosa di libri per Lei

Rosa e LibriLa donna: musa ispiratrice per poeti, scrittori e artisti che nelle loro opere ne hanno raffigurato la straordinaria bellezza e la forza fragile che le contraddistingue. 

“Quando si scrive delle donne bisogna intingere la penna nell’arcobaleno e asciugare la pagina con la polvere delle ali delle farfalle.” Diceva Diderot. 

Perché parliamo di donne?

8 marzo, Giornata internazionale della donna, è la ricorrenza volta a rammentare una tragedia che ha il sapore di discriminazione e violenza, ancora molto lontano dal poter essere considerato un ricordo antico.
Il riscatto sociale, quello vero, è ancora di là da venire; in questo terzo millennio che millanta evoluzione, oltre 6 milioni di donne hanno subito violenze (anche tra le mura domestiche), di cui 650 mila sono state vittime di stupri e 746 mila di tentati stupri (fonte: Istat). 
Chiediamo alla retorica di lasciare il passo al buon senso e alla civiltà.
Lasciamo perdere fiori e cioccolatini, chiediamo e pretendiamo rispetto. E non come regalo, ma come diritto.

Non un fiore, ma una rosa di libri 

Noi di RecensioniLibri.org vogliamo celebrare questa ricorrenza ma sopratutto la “bellezza” delle donna proponendovi una rosa di romanzi che pensiamo meglio rappresentino la donna.

Non possiamo che aprire con “Una donna”, di Sibilla Aleramo, antesignano del romanzo femminista italiano; uscito nel 1906, “Una donna” è il romanzo autobiografico in cui Rina Faccio si confessa e racconta la sua evoluzione in Sibilla Aleramo, pseudonimo scelto perché anagramma di amorale, come Sibilla sente di essere: anticonformista, ribelle, spudorata, scandalosa, ma soprattutto vera e, soprattutto, donna. Sibilla Aleramo si racconta con la sua scrittura sincera e tormentata: la sua adolescenza complicata, il rapporto con il padre, la malattia della madre, fino alla sua maturità, il matrimonio, le violenze domestiche, la decisione di separarsi dal marito, la rinuncia al figlio Walter, con il quale si riconcilierà solo in punto di morte. Un libro intenso e commovente.

Menzogna e sortilegio”: il romanzo d’esordio di Elsa Morante, pubblicato nel 1948 e vincitore del Premio Viareggio insieme ad Aldo Palazzeschi. Gyórgy Lukàcs lo definì «il più grande romanzo italiano moderno».
Voce narrante del romanzo è la giovane Elisa, che ripercorre la propria epopea familiare in una narrazione inizialmente demandata agli spiriti dei suoi avi. Cesira, Anna ed Elisa: tre generazioni di donne, in una trama intensa di dolori e segreti malcelati. La loro forza manipolatrice contrapposta all’egoismo dell’uomo. Un racconto penetrante e avvelenato, in cui il fiabesco si intreccia con il realismo duro della quotidianità. Un romanzo che esula dal tempo e viaggia nello spazio.

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La lunga vita di Marianna Ucrìa” è il romanzo storico con cui Dacia Maraini nel 1990 vince il Premio Campiello.
Il romanzo è ambientato nella Sicilia del Settecento e racconta la storia di Marianna, una ragazza sordomuta appartenente alla nobile famiglia degli Ucria. All’età di tredici anni, contro la sua volontà, il padre decide di darla in sposa ad un vecchio zio ricco.
L’incontro con la letteratura permette a Marianna di aprirsi a un nuovo mondo, in cui la parola scritta riesce a darle la voce che sentiva mancarle fino ad allora; così, un libro dopo l’altro inizia la sua rinascita e la nascita come donna.

Gli altri due titoli che intendiamo proporvi hanno una trama decisamente più dura e che narrano di donne la cui grande forza di volontà ha permesso loro di riscattarsi dagli abusi e dalle violenze subite. 

La sopravvissuta“, scritto dalla giornalista Carla Norton, ispirato alla storia vera di Colleen Stan, una ragazza vittima di una violenza inaudita e ai limiti dell’incredibile. La donna fu tenuta rinchiusa in una cassa di legno per 7 anni e veniva tirata fuori solo per essere violentata e frustata dal carnefice che ne aveva fatto la sua vittima. Carla Norton era a Tokyo come corrispondente quando Colleen Stan riuscì a fuggire e la storie colpì così profondamente la giornalista che trasse ispirazione per il suo thriller “La sopravvisuta”. 

Nessuno può toglierti il sorriso” è il racconto atroce di Valentina Pitzalis, che all’età di 27 anni subisce una violenza disumana da parte del marito: è il 17 aprile 2011, quando il marito la cosparge di cherosene e le dà fuoco. Come racconta la stessa protagonista 

Valentina Pitzalis è morta il 17 aprile 2011. Quel giorno la Valentina che ero sempre stata, la ragazza carina, piena di vita, prospettive e sogni per il futuro, è bruciata tra le fiamme di un inferno senza senso.

Invece e per fortuna Valentina è viva: ferita, umiliata, sfigurata, ma viva. Con una nuova forza per sorridere.

Questa la nostra selezione, a questo punto chiediamo a voi di dirci quale romanzo meglio rappresenta le donne

Autore: Ilaria Greco

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