Pordenonelegge 2015, una liquirizia che sa di futuro
La sedicesima edizione di Pordenonelegge, che colorerà di giallo e di nero le strade della città sul Noncello, ha tutte le premesse per un nuovo e stimolante incontro tra libri, autori e lettori.
La conferenza stampa di presentazione, svoltasi lo scorso 15 luglio nella sede di rappresentanza di Palazzo Mantica a Pordenone, ha sollevato il velo che accompagna immancabile curiosi amanti e esperti del settore.
Gian Mario Villalta (direttore artistico) Alberto Garlini e Valentina Gasparet, supportati dalla Fondazione PordenoneLegge.it, hanno illustrato le premesse per un’edizione che ha radici marcate (forse troppo?) nelle precedenti ribadendo, però, uno spiccato desiderio “sperimentale” verso quelle che sono le necessità di un lettore sempre più esigente.
Autori internazionali e italiani di rilievo che spaziano dal romanzo classico al saggio economico – etico/filosofico – storico – sportivo non mancano e vengono affiancati da laboratori di scrittura cinematografica e fiction e dall’immancabile poesia. Quest’ultima in particolare sarà il vero filo conduttore in grado di creare una trama e un ordito capaci di collegare la nuova edizione con le precedenti.
“Il garantire una tale continuità non è stato semplice” (ha sottolineato Villalta nel presentare il programma). “Il mondo dello scrivere, della letteratura e della poesia sono innegabilmente la specchio della realtà. Riflettono la nostra immagine e il nostro vivere, tentando di dare una soluzione o una risposta ai molti quesiti che ci poniamo sull’oggi e su ciò che sarà”.
Da tali affermazioni scaturiscono le due parole guida della manifestazione letteraria “Crisi” e “Futuro”, che si susseguono rincorrendosi in una spirale con l’intento di poter rendere meno offuscati i contorni di una necessaria rinascita.
Non a caso il logo guida (sempre originale) di quest’anno è quello della “spighetta” di liquirizia (come è chiamata a Pordenone), avvolta a formare una ruota che non è altro che il desiderio inconscio dell’abbracciarsi, del conservarsi del proteggersi; che nasconde, però, la voglia di riscatto che sempre dona la lettura la riflessione e il narrare storie e fatti dell’anima.
Gli ospiti
Tutto inizierà il 16 settembre con Pennac che quest’anno (in un dialogo con Fabio Gambaro) aprirà ufficialmente il festival. A Emmanuel Carrère, poi, verrà conferito il premio FriulAdria La storia in un romanzo nella giornata del sabato. E poi David Leavitt, Ann Marie MacDonald, Michel Faber fino ad arrivare a Azar Nafisi scrittrice iraniana, nota fra l’altro per Lolita a Theran, che sarà spunto non soltanto per definire l’importanza della fiction per la democrazia ma anche per aprirci a un Iran che proprio con i recenti trattati potremmo considerare nuovamente di tutti.
Sorprese e spunti saranno portati anche da autori italiani (sempre molto apprezzati per disponibilità e presenze). Ecco alcuni dei numerosi nomi: Corrado Augias, Mario Calabresi, Roberto Vecchioni, Stefano Benni, Massimo Gramellini e Chiara Gamberale fino ad arrivare a Luca Bianchini, Daria Bignardi e Concita de Gregorio.
Mantenuto e ribadito poi il ruolo centrale della contemporaneità. Il dialogo tra il vincitore del Premio Strega 2015 Nicola Lagioia e Serena Vitale e la riflessione di Antonia Arsian e Marcello Flores su ciò che è il passato ha lasciato insoluto in merito alla Questione armena, ne sono la conferma diretta evidente.
Vigoroso, e non potrebbe essere altrimenti, anche quest’anno il rapporto tra letteratura e sport dove spiccano Francesca Salvalaio e l’allenatore per eccellenza Giovanni Trappattoni.
Le iniziative
Pordenonelegge 2015 non è solo una piazza espositiva di ciò che è letteratura, ma è anche laboratorio di nuovi percorsi di analisi. La Mappa dei sentimenti che per anni è stata chiave di lettura del “essere persone tra persone” lascia il posto a “Viaggio in Italia”: evoluzione necessaria, lineare e contingente che accompagnerà il visitatore/lettore alla riscoperta di nuove macchie della sua identità e della sua memoria fatte di luoghi, paesaggi, profumi e destini. Otto autori, tra cui Mauro Corona, Tiziano Scarpa, Sandra Petrignani, inizieranno a tracciare questo nuovo sentiero divenendo rabdomanti di radici dimenticate.
Tappa immancabile, imprescindibile e imperdibile sarà Carnediromanzo, rave letterario senza contro indicazioni, cassa di risonanza necessaria, comica e irriverente alla scrittura “seria” e “seriale”, momento in cui tutto può succedere e dove lo spettatore non deve far altro che farsi guidare nell’atto fantastico della pura creazione da Massimo Cirri e Natalino Balasso.
La poesia come punta di diamante della manifestazione
Il compito di filtro connettore, ossigeno necessario in un coerente alternarsi di autori stranieri e italiani, capace di unire autori e lettori è affidato alla poesia, punta di diamante della manifestazione. Tra le proposte, apice sarà il dialogo tra Francesca Archibugi, Pierluigi Cappello e Eraldo Affinati che cercherà di individuare i legami tra formazione dell’individuo e suo destino che solo i versi di un componimento poetico riescono a rendere evidentemente palesi senza sovrastrutture di sorta.
Pordenonelegge 2015 non trascura nemmeno i “piccoli giovani lettori”. Spazi con laboratori per la fiaba, la scrittura e l’immaginifico saranno come sempre allestiti in città e quest’anno omaggeranno anche Pippi Calzelughe per i suoi 70 anni di onorata carriera.
Molte riflessioni, stimoli, confronti e pensieri ci attendono dal 16 a l 20 settembre 2015 a Pordenone.
Con l’augurio che dopo aver gustato e srotolato tutta la “Rotella” di liquirizia, averne assaporato il dolce e l’amarognolo fatto di parole, trame, personaggi, versi e autori, più reale si identifichi quella parola necessaria e capace di trasformare la crisi in futuro, ovvero la speranza.
Pordenonelegge 2015 è su tutti i socialnetwork e sul sito ufficiale Pordenonelegge.it.