Tra le righe de La giovinezza di Sorrentino
La sceneggiatura del film “Youth – La giovinezza” arriva in libreria. La casa editrice Rizzoli riprende sotto forma di romanzo la nuova pellicola di Sorrentino; è la storia di Fred e Mick, due amici ormai alle soglie della vecchiaia, uno compositore e l’altro regista. I due, in vacanza in Svizzera trascorrono così le loro giornate dentro i grandi spazi della clinica che li ospita, tra passeggiate in montagna, tazze di tè fumanti, bagni in piscina, conversazioni in sauna e lunghe sedute di massaggi. Fred, compositore britannico, sfiduciato e rassegnato per il proprio percorso personale e professionale, è deciso a voler chiudere la propria carriera da musicista riflettendo sulla possibilità di un rifiuto alla proposta offertagli dalla regina Elisabetta. Posizione nettamente opposta quella dell’amico Mick che aspetta il riscatto di una vita; spera con il suo ultimo film di recuperare le scelte obbligate della sua carriera, vincolata da compromessi artistici. Ruolo secondario ma comunque decisivo quello di Lena, figlia di Fred; nel personaggio di donna tradita e abbandonata dal marito si scopre quello di figlia risanatrice di rapporti e legami familiari. La costante di Youth è la visione della circolarità del tempo. Il tentativo di rivivere il passato attraverso remoti ricordi fa da collante nelle vicende tra i personaggi. La velocità delle scene, apparentemente scollegate tra loro ma tenute insieme dal potere del messaggio da parte dello sceneggiatore, riconferma i tratti e le modalità tipiche di Sorrentino. Anche questa volta, come ne La grande bellezza, si conferma la scelta visionaria della ricerca della perfezione. Quel tendere alla “nota perfetta”, la voglia di un futuro utopistico ed idealizzato, l’accurata scelta di immagini asettiche e paradisiache del posto ne sono esempi lampanti.