L’Associazione Donnedicarta.org: un nuovo modo di vivere l’esperienza della lettura
Sandra, Stefania, Monica e Rosanna hanno in comune una grande passione, quella per la lettura. Di essa ne hanno fatto un lavoro: sono infatti diventate rispettivamente editrice, libraia, poetessa/giornalista, agente di servizi editoriali. Proprio calandosi in quest’ambiente, hanno capito che qualche ingranaggio nel delicato meccanismo della compravendita di libri ha ancora bisogno di essere oliato, che è necessario riscoprire quel piacere di fondo che si prova “nel costruire, nello scrivere, nel pensare e nel vendere i libri e che nei passaggi della filiera si perde o resta gelosamente custodito nella stanza impenetrabile di qualche lettore”. In base a queste considerazioni, comprendono che non vogliono più limitarsi a vendere libri, ma piuttosto vogliono impegnarsi nel “far circolare pensieri, narrazioni, recuperare il senso stesso della lettura come incontro”. È il 2008. Le quattro lettrici appassionate si riuniscono intorno al tavolo della libreria di Stefania e danno vita ad un progetto tutto al femminile: l’Associazione Donnedicarta.org.
Di cosa si tratta? Abbiamo chiesto a Sandra Giuliani, Presidentessa dell’associazione di spiegarcelo. La profondità delle sue parole trasmette un amore incondizionato per tutto ciò che è il sapere, la conoscenza, l’entrare in contatto con nuovi mondi tramite la lettura e l’incontro con gli altri lettori. Una passione contagiosa, che fa venire voglia di essere parte del progetto che Sandra e le sue collaboratrici hanno saputo ideare, se non altro per la consapevolezza che si tratti di qualcosa di unico nel suo genere e quindi difficilmente riproducibile altrove.
Proprio Sandra ci ha descritto l’intento dell’associazione della quale è co-fondatrice: “inventare un’editoria che fosse un’intelligenza collettiva distribuita fatta di complicità e passioni e dove il lettore contasse quanto l’autore, e l’editore guardasse in faccia il libraio”. Appare ovvio che le “donne di carta” non avrebbero potuto raggiungere questo intento da sole: è stato necessario creare una rete di piccoli editori non a pagamento che hanno dato vita ad un vero e proprio movimento culturale.
I progetti di Donnedicarta.org
L’esperienza della lettura-ascolto è solo una delle iniziative intraprese dall’Associazione. Allo stesso modo in cui ci siamo ritrovati seduti per terra in ascolto di un racconto, avremmo potuto essere coinvolti nelle “Conversazioni”, ideate da Sandra Giuliani con l’obiettivo di recuperare il senso della lettura come costruzione di narrazioni personali, e da lei definite “una forma più consapevole del ‘cercare’ che non si esaurisce nell’oggetto ma si rinnova nel principio di piacere”. In ogni caso, staremmo approfondendo sì la nostra conoscenza letteraria, ma anche e soprattutto la conoscenza di noi come persone, come mondi interiori che la lettura contribuisce a rendere migliori.
Tuttavia, sia l’esperienza della lettura-ascolto, sia quella delle “Conversazioni”, hanno conosciuto un’evoluzione. Ce la racconta, ancora una volta, Sandra Giuliani: “Eravamo pronte a quell’appuntamento con l’oralità che avrebbe disegnato il nostro futuro. Un amico tornò dalla Spagna e ci parlò del Proyecto Fahrenheit 451 di cui faceva parte. Le ‘persone libro’ di Ray Bradbury dalla letteratura alla realtà. Invitammo Antonio Rodriguez Menendez, il fondatore. E così siamo diventate, dalla prima uscita pubblica nel giugno 2009, la portavoce italiana del Progetto: persone che imparano a memoria testi che amano (romanzi, canzoni, lettere, saggi, poesie, frasi) e che vanno a dire ovunque, soprattutto là dove non ci sono i libri”.
Il progetto delle “persone libro” è in continua crescita: esse sono ad oggi oltre 100, attive in 14 città d’Italia, ma è necessario raggiungere un pubblico ancora più vasto, estendendo l’attività anche ad altre zone del nostro paese.
Vero e proprio vanto delle “donne di carta” è poi la “Carta dei diritti della lettura”, un vero e proprio manifesto del pensiero dell’Associazione, redatta nel 2011 e già premiata con una medaglia dal presidente Napolitano. Anche in questo caso si tratta di un progetto ancora da ampliare, tramite l’esportazione della Carta a livello europeo, al fine di “sottolineare la potenza della lettura come diritto per tutti i cittadini senza discriminazione alcuna e in ogni momento della vita; un dono dell’Italia all’Europa e un dono delle persone che leggono a tutte le persone che ancora non possono”.
E accanto ai progetti già attuati e a quelli in fase di evoluzione, le “donne di carta” hanno elaborato anche delle idee, attualmente in cerca del momento giusto per concretizzarsi: prima fra tutte, quella di una grande biblioteca fatta dai lettori che raccontano l’importanza di un particolare libro nella loro vita.
L’immaginazione si conferma quindi come il motore dell’Associazione: da essa è nato tutto, e grazie ad essa le “donne di carta” continuano ad evolversi. D’altronde, come afferma Sandra Giuliani: “l’immaginazione e la narrazione sono le matite che disegnano, fin dall’inizio, il nostro lungo viaggio”.
Come diventare una “donna di carta”
Al contrario di quello che si potrebbe pensare, Donnedicarta.org non è un’Associazione costituita da sole donne. Vi è anche una piccola minoranza di uomini, per la felicità delle socie fondatrici, che hanno scelto di chiamarsi così proprio immaginando la soddisfazione di poter annoverare tra i propri soci anche degli uomini. Allo stesso modo, non vi è un limite d’età per far parte dell’associazione: l’età dei soci va dai 16 ai 92 anni.
Diventando soci di Donnedicarta.org si viene coinvolti nelle iniziative pratiche come può essere quella della “persona libro”, nonché nella fase di progettazione che comprende anche la tessitura di una tela di contatti per espandere sempre più quelle formule di eventi culturali che hanno preso il nome di “Accademia della lettura”. Sul sito dell’Associazione, Donnedicarta.org, trovate tutte le info per partecipare al progetto.
Insomma, per diventare soci dell’Associazione non sono richiesti requisiti particolari, se non la voglia di dedicare il proprio tempo libero alla creazione di una cultura migliore. Non si può non condividere il pensiero della sua presidente, Sandra Giuliani, la cui profondità racchiude lo spirito del gruppo che lei stessa ha saputo creare: