Il dottor Zivago di Borìs Pasternàk
“Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono caduti, non hanno inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita.”
Un romanzo come Il dottor Zivago va assaporato. È uno di quei libri che vanno letti con la coscienza di star leggendo qualcosa di importante, qualcosa di unico, una testimonianza di qualcosa che noi, oggi, non possiamo neanche immaginare. Il dottor Zivago è il romanzo più importante di Borìs Pasternàk, poeta e scrittore russo vissuto durante il regime Sovietico. L’opera fu pubblicata in Italia per la prima volta nel 1957 dalla Feltrinelli, grazie alla caparbietà di Giangiacomo Feltrinelli fondatore della casa editrice. In Russia non ne fu permessa la pubblicazione, in quanto si sosteneva che il romanzo svelasse i lati più nascosti della Rivoluzione d’Ottobre. Proprio per questo, Feltrinelli sottrasse il manoscritto e lo pubblicò in anteprima mondiale, facendo diventare Il dottor Zivago il simbolo e la testimonianza della realtà sovietica.
La trama
Qui Pasternàk racconta la storia del dottor Zivago, un uomo di grandi sentimenti, medico, grande appassionato di scrittura. Con lo scoppio della Grande Guerra viene chiamato per prestare servizio medico sul fronte. Dopo questo periodo di separazione dalla moglie e dal figlio, torna finalmente a casa, a Mosca, dove però si rende conto di quanto la guerra abbia stravolto le condizioni di vita nella città. Per questo Zivago decide di rifugiarsi in campagna insieme alla famiglia, in particolare in un paesino sperduto sui monti Urali. Qui la vita scorre tranquilla, fino a che una serie di eventi stravolgono la vita di Zivago e della sua famiglia: l’incontro con Lara e la loro relazione, il rapimento di Zivago da parte dei partigiani rossi che lo costringono a prendere parte alla Rivoluzione, la lontananza dalla famiglia, il rientro in città, l’isolamento, la scrittura, fino alla morte.
La critica
Il dottor Zivago è, senza ombra di dubbio, un romanzo storico. Costituisce, infatti, una grande testimonianza di ciò che accadde in Russia durante la Rivoluzione d’Ottobre per gli eventi in esso narrati ma anche di come il Regime Sovietico influenzò negativamente, con atti di violenza, la vita dei suoi cittadini. Basti poi pensare al modo in cui Pasternàk fu trattato e per come gli fu impedito di pubblicare il romanzo e di ritirare il Premio Nobel nel 1958. Ma qui la storia viene sapientemente narrata, intrecciandola alla vita personale di un uomo colto, di intelletto fino, dedito alla sua famiglia e ai sentimenti, il quale diventa testimone della Storia (quella vera) e ostaggio di una guerra in cui non voleva essere coinvolto. I protagonisti del romanzo sono, dunque, due: da una parte c’è Zivago, con le sue vicende e i suoi problemi di uomo comune, e dall’altra c’è la Russia, con la rivoluzione che l’ha attraversata, la sua cultura e le sue tradizioni, i suoi paesaggi unici e quel freddo che sembra venire fuori dalle pagine di carta.
I classici della letteratura russa
Il dottor Zivago è annoverato appieno fra i classici della letteratura russa, un capolavoro da leggere e custodire in libreria. Per approfondire il discorso sulla letteratura russa, leggi anche le nostre recensioni sulle opere:
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