A precipizio negli abissi di Leonardo Gatti
Ci sono passioni che non si possono raccontare; se qualcuno prova a chiederci: “perchè fai questa cosa piuttosto che quell’altra” rispondiamo che semplicemente è quello che abbiamo sempre fatto e che ci sentiamo incompleti senza.
Un po’ è quello che accade a Oliver, che un giorno decide di raccontare della sua passione a James: ha sempre avuto la passione per il mare e la maestosità di quel manto azzurro che pare congiungersi col cielo all’orizzonte. L’ha sempre attirato ed ha sempre provato molto rispetto per esso, cosa che a quanto pare non è così per la maggior parte delle persone, che anzi lo utilizzano come una grande ed enorme discarica!
La trama
Oliver, un giorno di fine estate, mentre passeggia vicino al molo dove i pescatori attraccano le loro barche, fa un incontro insolito e da allora il mare, così come finora lo conosceva, assume tutt’altra forma. Da sempre appassionato di snorkeling, Oliver è solito immergersi in fondali bassi per ammirare le bellezze marine, ma quel pomeriggio un anziano signore gli consegna un fagotto: all’interno delle coperte ci sono maschera e pinne per l’apnea profonda. Un mondo nuovo ed ignoto per Oliver, che però coglie al volo l’invito del vecchietto (che come per magia si dissolve nel nulla) e senza pensarci due volte si tuffa nelle profondità del suo mare.
Il mare esige armonia e semplicità da tutte le creature che lo popolano
Incomincia per Oliver questa avventura tra gli abissi del mare, alla scoperta delle creature che lo popolano, della magnificenza dei suoi abitanti e il terrore che troppo spesso l’uomo, anche inconsapevolmente, provoca.
La critica
A precipizio negli abissi è un libro decisamente indicato a chi per il mare nutre un’innata passione (non a caso è dedicato a chi avrà la “fortuna e la capacità di sorprendersi mentre lo vivono in tutte le sue forme” ndr), ma anche a chi non ha il coraggio di fare quel salto nel blu che troppo spesso mette paura, o semplicemente a chi non ha mai pensato le meraviglie che nasconde, tra posti sconosciuti e bizzarre creature che a stento sembrano reali.
È con una passione coinvolgente e trascinante che il giovane Leonardo Gatti ci porta tra le più calme ma anche inquiete acque marine, non solo per farci vivere le sue bellezze ma anche per insegnarci il rispetto verso un ecosistema che troppo spesso trascuriamo: ne vediamo solo il manto superficiale e già sembra bastarci, ma ciò che si nasconde nelle sue profondità è letteralmente un altro mondo, popolato da esseri viventi che lottano una guerra quotidiana per la sopravvivenza. Non è solo la legge del più forte che mina alla sopravvivenza di queste creature, ma purtroppo anche l’uomo che senza scrupoli giorno dopo giorno distrugge quanto di più bello la natura ha creato.