L'informatica in pillole, intervista a Francesco Pisciotta L'informatica in pillole, intervista a Francesco Pisciotta

L’informatica in pillole, intervista a Francesco Pisciotta

informatica in pillole francesco pisciottaDopo la recensione del suo libro, L’informatica in pillole, l’autore Francesco Pisciotta risponde alle nostre domande.

Francesco, cosa ti ha spinto nel 2014 a scrivere un libro di informatica quando ormai sembra che tutto sia stato detto? 

L’idea di scrivere questo libro mi è venuta ripensando a quando ero più piccolo, pressapoco l’età a cavallo fra le scuole medie e le superiori. In quegli anni ero alle prese con i miei primi computer. Ero molto appassionato di informatica, ma ciononostante faticavo a trovare un testo che mi introducesse in questo mondo in maniera semplice e chiara. Tutti i libri in cui mi imbattevo erano troppo tecnici e di difficile comprensione. Al giorno d’oggi, nonostante Internet, ho notato che ancora nessuno aveva scritto un libro divulgativo di informatica con il taglio che avevo in mente io, usando cioè un linguaggio semplice e il più scorrevole possibile. Pertanto mi sono detto “Perché non scriverlo io?”. E così dopo un paio d’anni di gestazione è nato L’informatica in pillole.

Da questo libro si evince la passione e la competenza per la materia. Lavori in questo settore? 

Si, ho la grandissima fortuna di fare un lavoro che mi piace e che è attinente con i miei studi universitari. Al momento lavoro in RAI e mi occupo di sistemi informativi per la produzione televisiva.

Da te mi sarei aspettato un po di spazio dedicato al mondo del lavoro e delle professioni relative all’informatica. Non lo hai fatto. Una scelta o solo idiosincrasia per l’argomento? 

Questo è vero, ci sarebbe tanto da dire a proposito! Non ne ho parlato volutamente perché mi piacerebbe dedicare più spazio di un paio di capitoli a questo argomento, magari in un prossimo libro…

La citazione del film Wargames ­- Giochi di guerra è una chicca tipicamente da nerd. Detto simpaticamente tra noi, ti senti di appartenere a questa categoria? 

Mi aspettavo questa domanda! A dire il vero un po’ si, almeno se si intende con ‘nerd’ una persona appassionata di tecnologia, avvezza a sperimentare cose nuove e aperta alle sfide. Molto meno se con questo termine si vuole denotare una persona schiva e sociopatica!

Dopo questo tuo primo lavoro pensi di scrivere ancora? Magari un manuale tecnico o un romanzo, chi lo sa. Gli informatici hanno sogni nel cassetto? 

Devo ammettere che scrivere un libro è molto divertente, ma anche un impegno non da poco: ho qualche idea in testa, vedremo se si concretizzerà prima o poi. Per ora il mio sogno è quello di vedere il mio libro utile a tante persone nell’insegnare loro qualcosa di nuovo e interessante, contribuendo magari a far nascere una vera e propria passione per questa materia.

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Autore: Giovanni Marco Nicolazzo

Sono Mr John, risolvo problemi: ho il compito di mantenere questo sito perfettamente operativo e come fondatore di far funzionare l’intera organizzazione. In pratica ci si rivolge a me solo quando ci sono problemi. Cosa c’entro con i libri? Presto detto: aiuto gli autori emergenti a capire di marketing e promozione.

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