Quando leggerai questa lettera di Vicente Gramaje Quando leggerai questa lettera di Vicente Gramaje

Quando leggerai questa lettera di Vicente Gramaje

Quando leggerai questa lettera di Vicente Gramaje

“Guardai fuori dalla finestra. Il cielo era coperto da nuvole tra il grigio e il blu che minacciavano un temporale, e quel colore metallico contrastava con l’ocra delle colline che circondavano la città. In quel momento cominciò a piovere e con le prime gocce cominciai a scrivere questa storia”.

Victor Monteoscuro è un medico spagnolo. Dopo la morte della moglie Carmina, stordito dal dolore, decide di prendersi un anno sabbatico per riappropriarsi della sua vita e ritrovare se stesso. Si reca in Marocco, ed effettivamente lì qualcosa trova, anche se non è quello che si aspettava: una traccia dal passato, un oggetto tornato alla luce dalle profondità della terra, che gli dà una nuova ragione di vita.

L’oggetto del mistero è una vecchia bottiglia, e riemerge dagli scavi che le autorità del posto stanno effettuando in quelle zone. Non è la prima volta che questo accade, ma di solito i ritrovamenti consistono in qualche cranio o ossa umane: nulla di strano, visto che proprio in quel territorio è stata combattuta la terribile battaglia di Monte Arruit, agli inizi del ‘900. Eppure, stavolta si tratta di qualcosa di diverso: la bottiglia contiene una lettera, e il nome del destinatario è scritto lì in bella vista, come se quell’oggetto esprimesse la muta richiesta di essere consegnato al legittimo proprietario.

Victor sa che la ricerca potrebbe essere lunga e difficile, sa che gli porterà via del tempo e che probabilmente si sta infilando in una storia più grande di lui… Ma sa anche che ormai non può più tirarsi indietro, deve portare a termine la sua missione e ritrovare la persona alla quale la lettera era indirizzata! A maggior ragione perchè ben presto si rende conto di non essere più solo e di poter contare sull’aiuto di una persona speciale

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“Il cuore è un abisso, impossibile da conoscere sino in fondo; quando si crede di averne esplorato ogni angolo, studiato ogni ansa, all’improvviso ti sorprende con un sentimento nuovo e inaspettato”

La storia di Victor si sviluppa in parallelo con quella di un altro personaggio: il capitano Pedro Gimeno Testrer, che appartiene a quel mondo dimenticato dal quale proviene la misteriosa lettera conservata nella bottiglia. Un uomo che, come Victor, soffre per la mancanza della persona amata, seppure per una ragione diversa, perché l’amore è amore, in qualunque tempo e in qualunque luogo.

Il capitano comanda la legione spagnola accampata proprio a Monte Arruit, e giorno dopo giorno vive l’angoscia di guardare da lontano il nemico che avanza, fino a quando durante la battaglia vera e propria non vede morire i suoi soldati migliori, uno dopo l’altro. Ma a differenza dei suoi uomini, lui riuscirà a salvarsi, e insieme a lui sopravvivrà quell’oggetto misterioso che giunge fino ai giorni nostri.

Riuscirà la lettera a ritrovare la sua legittima proprietaria? Questo lo scoprirete solo leggendo il romanzo per intero. Ne vale la pena: a lettura conclusa vi sembrerà di essere stati in Marocco con Victor, vi scoprirete ad aver tifato per lui, avrete gioito con lui delle sue piccole vittorie e vi sarete commossi nei momenti più tristi che purtroppo la vita gli riserva. Fino ad arrivare, senza accorgervene, alle ultime pagine: lì scoprirete finalmente il messaggio contenuto nella bottiglia, quella scrittura che ha attraversato i secoli e dalla quale, volente o nolente, Victor dovrà finalmente separarsi.

Quando leggerai questa lettera è disponibile per l’acquisto su Ibs a 12,66 euro.

 

Autore: Caterina Geraci

Leggo da sempre, leggo dovunque, leggo perché ritengo che vivere una sola vita sia tremendamente noioso. Soprattutto se quella vita la vivi in un paesino in provincia di Palermo. Per fortuna viaggio tanto, e non solo con la mente. Ah, dimenticavo: sono molto poco brava a descrivermi in poche righe; ma questo si era capito, no?

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